Super fagiolata condita dal paradosso del gol annullato

C'è bisogno di tutti per sistemare le cose quando non funzionano e quando affronti chi sta meglio di te, almeno in linea teorica, ma di sicuro coi venti amici a favore. Vincere, però, aiuta a vincere. E la Juve sta dimostrando di crescere con valori e spirito di sacrificio per tornare anche a credere a qualcosa in più del semplice quarto posto. La squadra – per ammissione dello stesso Allegri - dopo un primo tempo scialbo, è riuscita a stare in partita con pazienza. E nella ripresa, ha sfruttato la prima vera azione degna di nota che ha fatto girare il match a proprio favore con una ripartenza di Kostic e la straordinaria palla in buca di Rabiot.

 A quel punto, sì, brava la Juve a non farsi schiacciare, meno l'Inter a replicare con convinzione. Paradossale, per non definirlo in malo modo, anche l'episodio del gol annullato alla Juventus per trattenuta del braccio incriminato da parte di De Vrij ai danni di Danilo. Ma in quel caso, e con la casistica dei deficienti non utilizzabile, c'è fallo o si assegna il gol per i più ovvii motivi spiegabili con la regola pratica del “come” poteva sfilarsela? Nemmeno gli interisti più incalliti, in sala stampa, potevano aspettarsi un regalo di Natale con così largo anticipo. Ma tanto cliccando contol T e control R, sul proprio pc rispuntano sempre e comunque il non gol di Turone e il non fallo di Iuliano. Godiamoci la quarta vittoria consecutiva senza subire reti – l'ultima volta che capitò in campo c'era ancora Barzagli – e pensiamo a chiudere in “vittoria” quest'ultimo mini ciclo con Verona e Lazio.

Quattro i punti da recuperare sul Milan, secondo in classifica, e poi parallelamente all'Europa League, potrebbe cominciare il vero campionato. Con Chiesa, i giovani e altre fagiolate con tutti i giocatori recuperati che potranno partecipare.