Tutte le insidie che nasconde la sfida contro il Maccabi Haifa

Tutte le insidie che nasconde la sfida contro il Maccabi HaifaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Giacomo Morini
martedì 4 ottobre 2022, 17:31Eurorivali: la lavagna tattica di Valnegri
di Alain Valnegri

Il Maccabi Haifa è la squadra campione d'Israele. Quest'anno è riuscita ad accedere alla fase gironi dopo aver eliminato Olimpiacos, Apollon Limassol, e Stella Rossa di Belgrado. La squadra gioca con due sistemi differenti. In campionato israeliano gioca con il 433 con  una chiara volontà di voler imporre il suo gioco a partire dal possesso palla mentre in Champions cambia sistema difendendo con cinque difensori, un centrocampo a 3, e un attaccanti a due con due attaccanti veloci in campo aperto.

L’allenatore

L’allenatore è Barak Bakhar, tecnico molto riconosciuto in Israele. Prima di approdare nella sua squadra del cuore, ha costruito il miracolo Hapoel Ber Sheva. Il suo credo calcistico è quello di un calcio basato sul possesso palla a calcio, molto fantasioso con cinque giocatori creativi dell'11 titolare. In Champions , ha deciso di adattare la squadra con un cambio di sistema. In Champions abbiamo visto una squadra presentarsi con tre difensori centrali, fasce per Cornud, e Haziza  per dare ampiezza difensiva. A centrocampo, struttura la sua squadra con tre centrocampisti. Abu Dani, e Lavi proteggono la corsia centrale giocando sempre vicino alla linea difensiva. Mentre Chery si stacca per poter lanciare le transizioni trovando Atzili, e Pierrot.

Punti forti : Modello di gioco basato sul possesso palla con un 433 marcato. Il reparto con più qualità è il centrocampo dove troviamo tre giocatori capaci di dominare il fraseggio. In attacco, la potenza di Pierrot, e l’esplosività di Atzili danno alla squadra il cinismo necessario per finalizzare quanto produce la squadra. Nei calci da fermo, la squadra è molto temibile. L’allenatore dei portieri, Guy Weisinger disegna le strategie dei calci piazzati. In Israele, la squadra è molto temuta in questa fase di gioco dove trovano comunque sempre degli schemi per arginare le difese avversarie. Se aggiungiamo un giocatore della qualità di Chery che domina l’assist, e il tiro potente, ogni calcio di punizione diventa un pericolo.

Punti deboli : Il punto debole maggiore è la difficoltà di cambiare registro. In campionato, la squadra è abituata a dominare a partire del possesso palla mentre in Champions cambia di sistema. Contro Benfica, e Paris Saint-Germain, la squadra ha evidenziato varie difficoltà. A partire dalla concentrazione, negli intervalli tra le linee la squadra concede ancora troppi spazi nel corsia centrale. L'inesperienza limita la squadra nella gestione della partite. Avanti di un goal contro il Parigi St-Germain, la squadra ha dimostrato limiti difensivi dimostrando la classica inesperienza europea nella gestione dei momenti chiavi.

Giocatori

Omer Atzili : Soprannominato “The Goal machine”, Omer Atzili è il maggior pericolo offensivo per la Juventus.  Con 28 goal nella Premier israeliana. Esterno mancino si muove sul centro destra. Attaccante con un gran cambio di ritmo, molto verticale, con un eccellente tiro da fuori. In Champions, quando la squadra riesco a trovarlo trovarlo, si esalta. In campo aperto conduce molto bene palla, mentre negli spazi stretti dimostra un interessante velocità di esecuzione tra controllo, e tiro.

Tjarron Chery : L’Olandese giramondo ë il giocatore pila fantasioso della squadra. Mancino dal tocco felpato interpreta molto bene i bisogni offensivi della squadra muovendosi con criterio tra le linee. Calcia benissimo le punizioni grazie a un tiro preciso, e potente. E il calciatore da limitare in zona di creazione per la sua imprevedibilità, la sua fantasia, e la sua precisione nel lanciare i compagni a rete.  

Frandzy Pierrot : Centravanti vecchio stampo. Fisico da granatiere, domina le sponde spalle alle porta, e dimostra una gran potenza in area. Il suo gioco spalle alla porta aiuta molto il centrocampo per inserirsi, ed in attacco per trovare i più risolutivi Chery, e Atzili. Nel calcio diretto per la Champions promosso dal suo tecnico è fondamentale per poter fare salire la squadra, e farla respirare grazie alla suo buona protezione di palla.

Neta Levi : Playmaker della nazionale, e del Maccabi. Classico giocatore creativo giocando danti alla difesa. Dominio dei tempi di gioco, e delle scelte per non esporre la sua squadra. Cerca spesso la verticalità duettando con Chery, o cercando il lancio lungo per gli attaccanti. Soffre quando viene pressato, ed esce spesso di zona per il suo modo di difendere basato essenzialmente sul anticipo.

In conclusione, la probabile formazione potrebbe essere influenzata dal ultimo giorno di digiuno del Yom Kippur. La società israeliana ha chiesto all’Uefa di poter arrivare 20 più tardi allo stadio per poter rispettare le ore di digiuno. I giocatori di fede ebrea (6) potrebbero partire dalla panchina.