La disparità nei commenti europei, la Juve di midterm e i suoi obiettivi

La disparità nei commenti europei, la Juve di midterm e i suoi obiettiviTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
venerdì 18 febbraio 2022, 07:45Opinionista per un giorno
di Vincenzo Greco
La perdita di obiettività di giudizio europeo. E come la Juve di domani abbia bisogno delle vittorie della Juve di oggi per allettare i campioni

Non dovremmo forse più stupirci, eppure c’è ancora, in tanti di noi, un briciolo di illusione che si applichino gli stessi metri di misura per giudicare situazioni simili. Meglio levarci dalla testa questa strana idea dell’oggettività perché, soprattutto quando si parla di Juventus e di Inter, è chimera irrealizzabile.

Basti vedere quello che è successo a proposito della sconfitta dell’Inter contro il Liverpool, in casa, per due a zero, con due gol arrivati facili facili in quello che sembrava il momento migliore dell’Inter. A dimostrazione che al Liverpool sono bastati due cambi e un po’ di accelerazione in più per sbrigare la pratica, a fronte di una fatica immane che l’Inter stava facendo per fare sua la partita, con attacchi costanti e qualche buona occasione creata.

I commenti, paradossalmente entusiastici, hanno parlato di un’Inter a cui è mancato solo il gol, praticamente una squadra stellare che avrebbe giocato alla pari, se non addirittura meglio del Liverpool, che conferma la levatura europea e il crisma di migliore squadra italiana, unica capace di fare valere le ragioni del calcio italiano di club in Europa.

Roba da film distopico, tanto è lontana dalla realtà questa ricostruzione.

In casi analoghi, quando è toccato alla Juve i commenti sono invece stati di tutt’altro tenore. Forse perché si trattava di nascondere la soddisfazione che tanti provano quando la Juve perde, ma io ricordo commenti acidi e pesanti su una squadra e una società incapace di vincere in Europa, persino quando è arrivata in finale di Champions. Tutti ricorderanno quel “fino al confine” con cui gli hatersJuve, malcelati anche nel mondo del giornalismo professionistico, si illudono di annacquare le loro frustrazioni.

A tutti i livelli, da quello ufficiale giornalistico a quello della tifoseria, non c’è alcuna obiettività di giudizio, se per l’Inter si parla di grande prestazione in riferimento a ciò che, quando è successo alla Juve, è stato giudicato un fallimento. Del resto, tale disparità di trattamento e di valutazione l’avevamo notata anche a proposito del noto caso delle plusvalenze.

Oltre quello di casa, anche il profumo d’Europa fa male, evidentemente.

A proposito di Europa, è innegabile che per i bianconeri lo sviluppo e la crescita passi proprio dal riaffermarsi nella sua competizione principale, tornando stabilmente tra le prime otto per poi cercare anche di vincerla.

In casa bianconera si sta lavorando per il domani, ma per avere un ruolo domani bisogna già vincere oggi qualcosa, soprattutto quelle partite che ci consentano di qualificarci per la prossima Champions.
Ecco perché la partita di stasera è persino più importante di quella di martedì contro il Villarreal e lo è, paradossalmente, proprio in ottica europea.
Perché, tranne improbabili vittorie di questa edizione della Champions, per partecipare alla prossima occorrerà arrivare almeno quarti in campionato.

Questa che stiamo vivendo, per mutuare un termine dalle elezioni americane, è una Juve di midterm, in cui le prove di oggi condizioneranno il percorso per affrontare le decisive prove di domani.
È decisamente una Juve in ricostruzione, in cui un accenno di nuova ossatura è stato anticipato a gennaio, con rimando al prossimo mercato estivo per aggiungere altre pedine fondamentali. E che, tuttavia, sarà condizionato proprio dai risultati che questa Juve di midterm riuscirà ad ottenere.
Un esempio per tutti, i tentativi di trattenere De Ligt e di riprendere Pogba (su cui si sta lavorando molto) avranno molto più forza con la prospettiva di giocarsi la Champions piuttosto che l’Europa League.

E quindi, ben venga una bella qualificazione ai quarti, battendo un Villarreal che, seppur alla nostra portata, non è assolutamente da sottovalutare (percentuale 50 e 50, non darei retta agli eccessivi ottimismi). Ma è ancora più necessario vincere stasera, per proseguire la corsa al quarto posto, vera chiave di apertura della prossima sfida europea in cui la Juve, qualora andasse in porto uno o più innesti tra De Jong, Zaniolo, Pogba o Gravenberch, sarà sicuramente più forte di oggi.

Vincenzo Greco - Pensieri bianconeri

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