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Il cuore non basta: la Juve di Tudor deve rialzare il muro

Il cuore non basta: la Juve di Tudor deve rialzare il muro TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 17:14Podcast
di Quintiliano Giampietro
Lo scoppiettante 4-4 contro il Borussia Dortmund in Champions League, apre la discussione sulla Juve: spirito giusto, ma difesa da rivedere

Tutto è bene, quel che finisce bene, per dirla alla Shakespeare. Dopo quella nel Derby d'Italia, la Juve di Tudor colleziona una strepitosa rimonta anche nella prima di Champions League contro il Borussia Dortmund. Questa volta vale il pareggio. Resta però l'allarme difesa: sette gol incassati in due partite rappresentano un problema da risolvere al più presto. L'esordio europeo alimenta analisi e considerazioni intorno alla Vecchia Signora. Che viaggia sul doppio binario. Intanto quello del carattere, dello spirito, del cuore. E' tornato prepotentemente alla ribalta il “fino alla fine”, latitante nelle ultime stagioni. La squadra non molla mai, quando sembra sull'orlo del precipizio, tira fuori una grinta da antico DNA e sistema le cose. Qualcuno l'ha ribattezzata pazza Juve e non poteva essere altrimenti. Lo certificano le ultime due gare contro Inter e Borussia Dortmund. In entrambi i casi rimonta strepitosa, con risultati diversi: bottino pieno nel Derby d'Italia, pari in Champions. Emozioni quindi a non finire, l'impressione però si divertano addetti ai lavori e tifosi di altre squadre. Di fronte ad 8 gol realizzati, ce ne sono 7 incassati. Questi ultimi frutto di una fase difensiva da rivedere e correggere al più presto. Un reparto arretrato così permeabile non appartiene alla tradizione bianconera e soprattutto non ti porta lontano. Lo stesso Tudor, contento per la reazione dei suoi, ha ammesso: “Subiamo troppi gol, così diventa dura”. Giusta la preoccupazione per la metamorfosi negativa dopo il doppio clean sheet contro Parma e Genoa. Va ricordato che nella prima conferenza pre campionato, il tecnico aveva indicato la parola d'ordine: solidità. Per ritrovarla, Igor e il suo staff devono lavorare molto, in modo da spazzare via le illazioni secondo cui la Juve ha palesato i suoi problemi, di fronte ai primi avversari di un certo livello.

Di Gregorio è finito nel mirino della critica, colpevole in particolare sul terzo gol del Borussia, ma sarebbe sbagliato e limitativo fermarsi al portiere. La Juve ha evidenziato problemi in tutta la fase difensiva. Gli avversari entrano facilmente in area o comunque anche dalla distanza hanno libertà di tirare perché indisturbati. Vedi doppietta di Calhanoglu nel Derby d'Italia. Serve filtro da parte del centrocampo e in questo il migliore è Locatelli. La sua esclusione dall'undici titolare opposto al Dortmund resta un mistero. Tanto se il sostituto si chiama Koopmeiners. Per il bene di tutti, l'olandese è meglio resti in panchina, sperando dia al più presto segnali di risveglio. Concreti, non basta il compitino. Il muro bianconero deve assolutamente rialzarsi. Solo così si può aspirare ad essere l'anti-Napoli o comunque la squadra in grado di dare fastidio fino alla fine a Conte per quanto riguarda il discorso scudetto. Anche perché in Italia, storicamente il titolo lo conquista chi ha la migliore difesa. Sul fronte Champions League, l'obiettivo è di arrivare almeno agli ottavi di finale. Bene, per farlo bisogna vincere il più possibile, soprattutto in casa, ma non solo. Il cuore non basta. E' stato elogiato il mercato, in particolare l'attacco. In attesa del recupero di Zhegrova, comunque positivi i pochi minuti in cui è stato impiegato, David e Openda da rivedere. In realtà entrambi non sono dei 9 veri. Lo è invece Vlahovic. A proposito, non sarebbe opportuno tentare di convincerlo a rinnovare, quindi restare? Il rischio di avere rimpianti se andasse via a parametro zero è concreto. In questo caso, palla a monsieur Comolli.