Bentornato Vlahovic: gol scaccia crisi, tabù sfatato e esultanza polemica

La Juve ritrova bomber Vlahovic dopo il lungo digiuno, proprio contro l'Inter capolista, nella serata sulla carta più complicata. Come deve essere per chi vuole ambire a diventare un campione, se non addirittura qualcosa di più. Il digiuno del serbo durava dal 16 settembre scorso, quando firmò una splendida doppietta alla Lazio. Parliamo di 71 giorni fa. Tanti, troppi. Un lungo periodo durante il quale è finito inevitabilmente nel tribunale delle critiche, tanto da essere giudicato un flop da parte della tifoseria, rammaricata per il mancato scambio con Lukaku. Il centravanti serbo ha saputo aspettare e sopportare, fino a ieri sera quando il suo compagno ed amico Chiesa gli ha servito l'assist giusto per ritrovare la via della rete, vitamina indispensabile per la vita di qualsiasi attaccante.
Dunque riscatto dall'astinenza e dalle critiche, ma anche tabù sfatato. Con la maglia della Juve Vlahovic non aveva mai segnato all'Inter in campionato, l'unico gol lo realizzò nella finale di Coppa Italia di due anni, ma ricordiamo come finì. Meglio tardi che mai verrebbe da dire, semmai stride l'esultanza polemica con il classico gesto con cui si zittisce qualcuno. Chiaro il riferimento ai tifosi critici nei suoi confronti e probabilmente anche a qualche addetto ai lavori che l'aveva definito calcisticamente poco intelligente. In occasione della rete di ieri, invece, il giocatore ha smentito questa tesi perché ha difeso il pallone, ha aspettato che Chiesa partisse, lo ha innescato, poi è andato in area a raccogliere l'assist del compagno, infilando Sommer con un piattone di qualità. Con Dusan torna a segnare anche un attaccante nella Juventus, cosa che non avveniva dal 7 ottobre, quando Milik realizzò il raddoppio nel Derby della Mole. L'auspicio è che Vlahocic si sia realmente sbloccato, la Juve ha bisogno dei suoi gol per restare in scia dell'Inter.
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