Caro Commisso, la ruota gira, ne riparleremo a tempo debito…

Caro Commisso, la ruota gira, ne riparleremo a tempo debito…TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca 2023 @fdlcom
venerdì 3 novembre 2023, 15:30Primo piano
di Mirko Nicolino
Tante inesattezze sui bilanci della Juventus, anche perché ancora una sentenza non c'è stata: a differenza dei viola, i bianconeri mai falliti

Seppur indirettamente, oggi la Fiorentina e il suo presidente Rocco Commisso hanno deciso di replicare ad un articolo del quotidiano Tuttosport, che sottolinea il ruolo fondamentale della Juventus nel mantenimento del prodotto calcio italiano. Grazie ai soldi immessi dalla proprietà bianconera soprattutto negli ultimi anni, il club torinese ha potuto pagare profumatamente anche i calciatori dei viola, consentendo ai toscani di avere una situazione economica sostenibile. Un dato di fatto, che però ha portato alla seguente reazione da parte della Fiorentina.

"Il presidente Commisso ha sempre sostenuto che è ingiusto che club con un bilancio sano siano svantaggiati rispetto a squadre (non soltanto la Juventus) che comprano calciatori a cifre esose, che hanno monte ingaggi altissimi e che presentano bilanci clamorosamente in perdita. Mettere delle plusvalenze fittizie a bilancio, come peraltro emerso dalle recenti sentenze, non è, come sostiene Tuttosport, sostenere il sistema".

Affermazioni forti che però meritano un approfondimento. Intanto, ad oggi non c’è alcuna sentenza che dica che la Juventus abbia iscritto a bilancio cifre non corrette, semplicemente perché ancora un processo non è nemmeno iniziato. I procedimenti sportivi, che si sono basati solo sulle carte dell’accusa di Torino, Procura tra l’altro ritenuta poi non competente ad indagare, non provano alcunché, non avendo la giustizia sportiva organi in grado di indagare in questo senso. Inoltre, la plusvalenza fittizia ad oggi non esiste, non essendoci un criterio univoco per stabilire il valore reale di un calciatore.

Tanto per fare un esempio, cedendo per circa 90 milioni Vlahovic alla Juventus, la Fiorentina ha messo a bilancio una plusvalenza. È una plusvalenza reale o fittizia? Il valore del calciatore corrisponde all’importo pagato dal club bianconero? La verità è che a Commisso basterebbe semplicemente andare a ritroso nel tempo per comprendere che la situazione del club bianconero sia stata molto più morbida di altre società che hanno realmente abusato di artifici contabili per iscriversi ai campionati e se la sono cavata con un buffetto e una multa. Società che sono arrivate addirittura al 90% di fatturato in plusvalenze, contro il 17% della Juve nel periodo preso in esame.

Le stesse sentenze sportive, dicono che anche senza le manovre degli ultimi anni, ritenute misure eccezionali per via del Covid e della crisi, la Juventus si sarebbe comunque iscritta al campionato perché la proprietà ha messo costantemente le mani in tasca rimpinguando le casse. A differenza di quanto accadde ad esempio alla Fiorentina, dichiarata fallita il 27 settembre 2002 dopo che la sua proprietà non aveva fornito garanzie per l’iscrizione al campionato di Serie B. Non serve essere geni della finanza o dell’economia per comprendere che la parola “fallimento” alla Vecchia Signora non potrà mai essere associata, poiché qualunque tipo di emergenza sarebbe ripianata da quello che è l’impero finanziario planetario degli Agnelli-Elkann. Contrariamente a quanto avviene per altri club che hanno patrimonio netto negativo e vanno avanti accendendo prestiti su prestiti.

Nel calcio, tra l’altro, è molto difficile scalare le gerarchie, ma è molto semplice crollare verso il baratro. La ruota gira e tutti devono stare attenti perché prima o poi può capitare un rosso di bilancio, ma non è solo da quella voce che si definisce lo stato di salute di una società e una proprietà. E Commisso, da grande imprenditore qual è, lo dovrebbe sapere bene.