Joao Mario, terzino ancora da scoprire per Spalletti
Da quando se ne è parlato come possibile protagonista della Juventus di Spalletti, Joao Mario è stato impiegato pochissimo. L’ultima apparizione risale alla Coppa Italia contro l’Udinese, dove il portoghese è entrato negli ultimi 17 minuti di gara. Un tempo breve, ma sufficiente per mostrare alcune delle sue qualità: ha servito un assist vincente a Openda, annullato però da un fuorigioco millimetrico del belga.
In conferenza pre-gara, Spalletti lo ha definito “un giocatore interessante”, aggiungendo però che vuole conoscerlo meglio. Tradotto: Joao Mario ha buone doti tecniche e fisiche, ma per ora non offre ancora garanzie complete in termini di continuità e affidabilità.
Arrivato in estate dallo scambio con Alberto Costa dal Porto, il terzino non è ancora riuscito a incidere sul rendimento della squadra. Le qualità ci sono: rapidità, tecnica e capacità di supportare la manovra offensiva sono evidenti, ma la Juventus, al momento, non sembra averne tratto un reale beneficio.
Il nodo resta capire come Spalletti intenderà valorizzarlo. Potrà trovare spazio nella difesa a quattro? Riuscirà a ritagliarsi un ruolo da protagonista o resterà un jolly da utilizzare con parsimonia? Per Joao Mario, la sfida non è solo mostrare il proprio talento, ma convincere l’allenatore che può essere davvero utile alla causa bianconera.
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