Juve a Bodo serve la vittoria per non rischiare il doppio fallimento
La serata è di quelle da brividi e non solo perché a Bodo fa freddissimo. La Juve non può sbagliare l'appuntamento con la vittoria nel gelo della Norvegia. Tre punti in quattro gare sono un bottino magro, bisogna cambiare marcia a partire da questa sfida, per continuare poi nelle restanti tre. Nella passata stagione riuscirono a qualificarsi per playoff di Champions League squadre che chiusero la classifica a quota 11. In questa stagione vedremo se basterà. Comunque poche chiacchiere, servono i fatti, alias bottino pieno, altrimenti si rischia grosso e si innesca un meccanismo mentale complicato, considerando che la squadra di Spalletti è reduce da tre pareggi di fila, campionato compreso.
L'allenatore ha annunciato qualche cambio nella Juve di questa sera e così sarà. Intanto Perin in porta. Probabile Yildiz parta dalla panchina, pronto eventualmente a subentrare in corso d'opera. Idem per Thuram, sottotono nelle ultime apparizioni. Uno tra Miretti e Adzic potrebbe essere la sorpresa a centrocampo. In avanti Vlahovic terminale offensivo, a meno di 3-5-2, con Openda o David al suo fianco. Vedremo. Dopo il Bodo, le restanti tre tappe europee sono Pafos, Benfica e Monaco. Sulla carta avversarie alla portata, ma questa Juve non dà certezze. Se i bianconeri uscissero anzitempo dalla Champions, perderebbero qualcosa come 30 milioni di euro per mancati introiti. Fermo restando il fallimento sportivo.
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