Le Contropagelle di Atalanta-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici

Le Contropagelle di Atalanta-Juventus, a cura di Marco Edoardo SanfeliciTUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 10:18Primo piano
di Claudia Santarelli
DOPO DORTMUND ESPUGNAMO BERGAMO ATALANTA -- JUVENTUS 1 a 2

DI GREGORIO  6,5  Alla vigilia si aspettava ben altro trattamento da una Dea abbastanza spuntata, ma risponde bene alla sollecitazioni: su Hien dopo pochi minuti, in uscita sicura un paio di volte e verso la metà della ripresa su un pallone vagante basso. Nulla può sul tiro di Samardzic.

GATTI  6  Partita di contenimento e di continui messaggi di rognosità agli attaccanti bergamaschi. Il “gattone” sta entrando in frequenza “campionato”. Forse anche per questo, al primo accenno di crampi abbandona il campo, lasciando però la squadra in 10. Non si fa. (McKENNIE  S.V.  Il ritardo colpevole da parte della panchina nel suo avvicendamento causa la rete atalantina e il patema finale)

BREMER  6,5  Alla ricerca del minutaggio che gli consenta di coprire l’intero match. Con lui in campo la Juve non prende goal, Kelly sembra quasi un difensore serio e Di Gregorio vive serate tranquille. Anche Koop si può permettere di assomigliare a un regista… Capitano per una sera (RUGANI  S.V. Domanda, sul goal preso, lui che cosa doveva fare?)

KELLY  5,5  Primo tempo neanche malaccio, anzi. Chiude sulla fascia con buon tempismo le folate di De Ketelaere, che non è una mammola. Sa bene di essere coperto da Gleison e quindi rischia anche un po’. Ripresa da sorci verdi, dato il calo logico di Bremer e l’acido lattico nei muscoli. Imprecisioni sparse ovunque e relativi “brividi blu” lungo la schiena (KALULU  5,5  Si beve a garganella la finta di Samardzic e non la prende bene. Pazienza, Pierre)

NICO GONZALEZ  5  Uno dei componenti della triade dal valore di 120 milioni di euro sperperati per incompetenza da ex dirigenti e relativi pseudo allenatori. Ditemi che si possa trovare un modo per chiedere i danni: se non adesso, mai. (JOAO MARIO  6,5  Parte laterale, ma quando ingrana la quarta ed entra in campo in velocità, crea sconquassi nelle difese altrui. A Dortmund dà inizio all’azione del secondo goal di Cambiaso; a Bergamo serve la palla del raddoppio a Dusan. Rendimento elevatissimo)

THURAM  5,5  Porta palla, poi ancora e ancora. Finalmente David gli apre un’autostrada per andare a realizzare il vantaggio, ma la sua andatura da mezzofondista non gli è sufficiente a evirare il recupero di Hien e l’occasione sfuma. Traccheggia tra corsette di piccolo cabotaggio. Che soffra l’assenza di Locatelli? (LOCATELLI  6  Entra e da quel momento tutti lo cercano: chi per uno scarico, chi per una sponda, che per conquistare il “rialzo” dei giochi infantili.  Il resto è silenzio)

KOOPMEINERS  6  Fa numero col resto della truppa ed è già un grosso passo avanti. Detto questo:  Tudor fa miracoli nel tentativo di recuperarlo, ma il risultato è avere un altro Arthur dal passaggio corto. E se sono stati speri 57 milioni per un altro Arthur, francamente chiedere i danni alla solita coppia di “stravaganti” sarebbe appena doveroso. Cicca il pallone davanti alla porta della Dea, permettendo al portiere di deviare. Goal “mangiato”.

CAMBIASO  6  Versione nuova stagione, vale a dire concreto, inserito, deciso, lucido e arrembante. Anche se verso la fine della prima frazione si va a imbottigliare in mezzo a 3 atalantini perdendo palla. Ogni tanto ci ricasca. (KOSTIC  6  Ha voglia e si vede da come entra convinto. Non sfigura)

CONCEICAO  6,5  L’interruttore dell’abat-jour. Se ha la palla al piede, l’atteggiamento dei difendenti avversari è paragonabile al “mamma li turchi” alla vista dei saraceni. Ci pensa De Roon a  massaggiargli i garretti, tanto l’inutile arbitro della serata lo ammonisce soltanto dopo il terzo tentativo di presa di mira alle gambe. Meglio toglierlo (ADZIC  6  Alcuni tocchi di palla, per dimostrare che la classe c’è)

YILDIZ  6,5  Primo tempo di alto livello: impensierisce Carnesecchi da fuori area, costringendolo ad una deviazione provvidenziale e successivamente tirando a fil di palo. Costantemente imprendibile. Cala vistosamente alla distanza, ma Tudor lo forza a stare in campo per fortificarsi. (DOUGLAS LUIZ S.V. Quando l’avversario non è la Next Gen, il suo posto è seduto dietro il mister)

DAVID  7  Realizza il vantaggio con un tiro in rovesciata, fuori dalla portata di Carnesecchi. E’ la prima rete in bianconero. Quello che però sorprende positivamente è la costante partecipazione alla costruzione del gioco, talmente raffinata da essere talvolta non compresa dai compagni. Ci si lavorerà su alla Continassa. Forse non farà tante reti, ma ne propizierà un “botto” (VLAHOVIC  7  Ed ora come la mettiamo con Dusan? Lo vendiamo, lo teniamo, ci ripensiamo? Perchè nel frattempo, il serbo continua a fare il dovere della punta: segnare. E le scelte si complicano…)

TUDOR  6,5  Meriterebbe 7 pieno, per come sta organizzando la squadra, dandole un preciso volto. Questa Juve è una versione priva di fuoriclasse, di campioni capaci di decidere le partite, ben distante da versioni del passato, di cui avere solo tanta nostalgia. Eppure il mister presenta sempre una compagine credibile, al di là dei limiti. Oso chiamare in causa la benedetta “personalità”, che fa capolino tra un’azione e l’altra. Sono davvero lontane la sere da 4 reti subite dalla stessa Atalanta o la vergogna del 3 a 0 di Firenze e quanti di noi a quei tempi non sapevano più a che santo votarsi. Come mai allora solo 6,5?  Per un fatto successo che non appartiene alle direzioni delle gare dalla panchina juventina. A 4 minuti dal 90°, Gatti si produce in una scivolata ad anticipare Sulemana, restando a terra in preda ai crampi. Temendo il peggio, il giocatore chiede il cambio ed esce frettolosamente dal campo, lasciando la squadra in 10. In quel preciso istante, un mister attento anche ai minimi particolari, chiederebbe il blocco della rimessa in campo ostacolandola e subito provvederebbe alla sostituzione, magari prendendo Pinsoglio come improvvisato terzino, ma qualsiasi altro, pur di essere in 11. Nei minuti di inferiorità numerica l’Atalanta accorcia le distanze e si corre il rischio di riaprire una partita in pieno controllo. Entrano poi McKennie e Douglas Luiz, ma sembrano cambi prestabiliti. Tudor deve imparare a gestire le emergenze a costo di andare contro se stesso. Distrazione grave che non si deve ripetere: passi in un amichevole, ma da domenica si fa sul serio e certi vantaggi gratuiti non sono consentiti.

                                                        Marco Edoardo SANFELICI