Tudor servono decisioni definitive, così la Juve resta in balia degli eventi

Tudor servono decisioni definitive, così la Juve resta in balia degli eventi
Oggi alle 08:10Primo piano
di Quintiliano Giampietro
Il pareggio contro il Villarreal ha confermato i limiti della Juve sotto il profilo dell'equilibrio: Tudor deve fissare alcuni punti

Tutto sommato un punto in casa del Villareal non è male, si tratta però del secondo pari e in con questa formula della Champions League il rischio che la Juve non si qualifichi agli ottavi è elevato. Risultato a parte, va analizzata la prestazione. Condita come al solito dalla mancanza di equilibrio e non solo. Si va da un primo tempo inguardabile in cui il rischio tracollo è concreto, ad una ripresa migliore, addirittura con il sorpasso e il vantaggio fino agli ultimi minuti, quando l'avversario ti punisce perché tu ti abbassi troppo. Lo score è frutto di una serie di errori, i soliti. Intanto le scelte iniziali. Koopmeiners purtroppo in questo momento non è presentabile, con lui sembra di giocare in inferiorità numerica. Si presume abbia finito i bonus a disposizione. Non a caso l'ingresso di Conceicao, gol a parte, dà la scossa necessaria per invertire il trend. Quando Gatti s'inventa la rovesciata stile Ronaldo, annusi il colpaccio. Invece no. Senza dimenticare la clamorosa occasione fallita da David. 

Puntualmente la squadra si abbassa, il Villarreal pressa e ti schiaccia nella tua area. Prima o poi, si sa, il gol così lo prendi. Quindi, riepilogando: scelte iniziali e in corso di gara sbagliate, atteggiamento da correggere in alcuni momenti. Detto di Koopmeniners, Adzic e Rugani all'80mo perché? Vlahovic non sarebbe stato meglio inserirlo prima? L'impressione è che la paura abbia condizionato Tudor. Poi c'è l'incapacità di gestire il vantaggio. Se l'avversario annusa i tuoi timori, inevitabilmente prende coraggio. La Juve colleziona il quarto pareggio consecutivo, secondo in Champions, il rischio di pagarli cari è concreto. Il tecnico innanzitutto deve prendere decisioni definitive su certi giocatori, chi non è all'altezza deve restare in panchina. Così come va stabilito l'attacco. Non avere le idee chiare sotto questo aspetto ad ottobre comincia ad essere un problema. Altra parola chiave è coraggio. Abbassarsi troppo non è mai consigliabile, il più delle volte ci rimetti. Con questa squadra può succedere tutto e il contrario di tutto, ma al momento prevale la X, sono stati incassati 11 gol nelle ultime cinque partite, l'ultima vittoria risale al 13 settembre, 4-3 contro l'Inter. Nota  margine, ma non perché meno importante, la condizione fisica. Preoccupante.