Buon compleanno, Marcelo Zalayeta: l’uomo dei gol pesanti che ha scritto notti da leggenda

Buon compleanno, Marcelo Zalayeta: l’uomo dei gol pesanti che ha scritto notti da leggenda
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 23:20Altre notizie
di Nerino Stravato

Oggi la famiglia juventina festeggia Marcelo Zalayeta, uno di quei calciatori capaci di lasciare un segno indelebile pur senza essere sempre sotto i riflettori. Arrivato a Torino nell’autunno del 1997, giovanissimo, dopo l’esordio in Serie A con gol contro il Napoli, Zalayeta ha incarnato per anni il ruolo dell’arma segreta: non sempre titolare, non sempre al centro dei titoli, ma letale quando contava davvero. Di quelli che si ricordano per i momenti più che per le statistiche. Se c’è un attimo che consegna Zalayeta alla storia bianconera, è il 9 aprile 2003, quarti di finale di Champions League, ritorno al Camp Nou. La Juventus è sotto pressione, rimasta in dieci dopo l’espulsione di Edgar Davids, e il Barcellona spinge per ribaltare la sfida; il portiere blaugrana è Bonano. Si va ai supplementari e il mondo si aspetta il colpo catalano. Invece, la storia decide di vestirsi di bianconero: minuto 114, Birindelli scende sulla destra e pennella un cross teso al centro dell’area; Zalayeta legge la traiettoria, si stacca dal marcatore e colpisce di piattone al volo, glaciale, chirurgico. Bonano è battuto, cala il silenzio sul Camp Nou e nelle case di milioni di tifosi bianconeri esplode un urlo: 1-2 Juventus, semifinale conquistata, epopea scritta. Nei suoi anni bianconeri Zalayeta non ha mai smesso di togliersi e togliere soddisfazioni, decisivo col Real Madrid nel 2005, protagonista nella parentesi in Serie B da “vecchia guardia”, autore di reti pesanti in Coppa Italia e in Champions, 34 gol totali ma un peso specifico da gigante. Nel cuore dei tifosi juventini rimane quell’immagine: maglia numero 25, braccia al cielo, il Camp Nou ammutolito e i compagni che gli corrono incontro. Perché ci sono campioni che riempiono i titoli e poi ci sono campioni che riempiono la memoria. Buon compleanno, Marcelo Zalayeta, l’uomo che ha trasformato i minuti decisivi in ricordi eterni.