L'agente Galli lancia l'allarme: "Il nostro sistema penalizza i giovani italiani"

A 1 Station Radio è intervenuto Beppe Galli, agente FIFA, che ha parlato dei problemi del calcio italiano: "Oggi vediamo tanti giovani stranieri andare in giro per il mondo. E questa è una mancanza nostra. In Italia arrivano tanti stranieri, ma pochi partono. E questo ha una spiegazione: all’estero si pagano meno tasse, non ci sono vincoli, e i costi sono più bassi. In Italia, se spendi 30 milioni, devi considerare anche la riduzione per la tassazione. Così è tutto più complicato. Il nostro sistema penalizza i giovani italiani. Il problema è che ci sono giocatori che all’estero vengono venduti a 60 milioni, e da noi uno simile lo consideriamo uno scarto.
Però è l’allenatore che decide, ed è giusto così. Però dico anche che, se un giocatore non è all’altezza della Serie A, bisogna ammetterlo. Il sistema è sbagliato: ci sono regole che permettono di tenere tre fuori lista, ma poi ne schieri altri perché hanno più minutaggio. In Serie C non si vive con i minutaggi imposti. Ci sono società che campano su quello, ma non è così che si cresce".
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