Rampulla: "Riduttivo e scorretto criticare Di Gregorio. Le colpe non sono solo sue"

"La Juve? La cosa buona è che non c'è problema nel mettere la palla in fondo al sacco, ma non va neanche troppo bene subire così tanto. E' per vincere le grandi competizioni, bisogna incassare meno gol". Parola di un ex bianconero come Michelangelo Rampulla, intervistato da TuttoJuve. "C'è ancora qualcosa da assestare, soprattutto quando la squadra è tutta in avanti e si corre qualche rischio in più. Ma la cosa importante è che si riesca trovare la giusta quadratura il più possibile. Per me cambiare modulo non è la migliore delle soluzioni, specialmente quando ci sono dei giocatori nuovi che devono ancora integrarsi. Prima bisogna trovare il giusto equilibrio tra le parti, poi si può anche provare a cambiare in qualche partita e studiare delle nuove soluzioni. Tudor è alla ricerca della giusta quadratura e lavora in tal senso, sicuramente saprà trovare la soluzione più adatta per tutti".
Poi su Igor Tudor ha detto: "Potevo pensare a tutto, ma non a questo. Si dice sempre in questi casi che già in campo lo dimostrava ecc., ma non si vedeva niente (sorride ndr). Igor era un buon calciatore, peccato sia stato molto limitato dagli infortuni. Era molto duttile perché Lippi lo schierava anche a centrocampo, era dotato di una buona visione di gioco e un buon fisico, da difensore centrale impostava e di testa era fortissimo".
Infine sulle critiche nei confronti di Di Gregorio ha ammesso: "Sono eccessive. Su qualche gol subito poteva fare qualcosa in più, ma non è giusto dare la colpa soltanto al portiere. E' riduttivo e scorretto. Di Gregorio non è assolutamente da mettere in discussione, poi non ha fatto nemmeno un errore così marchiano. Mi sembrava più un errore di posizionamento, ci può stare onestamente quando ci sono molti giocatori in area e non vedi bene il pallone. Poi noi, in generale, siamo bravi ad esaltare e a criticare con la stessa facilità. L'entusiasmo non va bene in maniera eccessiva, così come nemmeno la troppa negatività. Bisogna essere più equilibrati sui giudizi".
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