Sky Sport, Ranieri: "Tentativo della FIGC per la panchina dell'Italia. Ore decisive"

Si dice spesso che il calcio non ha memoria, ma certi nomi non si dimenticano. Claudio Ranieri, il gentiluomo del pallone, il signore che sussurra alle panchine, è il nome forte che Sky rilancia per risollevare la Nazionale dopo il terremoto-Spalletti. Ma c’è un ostacolo, anzi due: la Roma e il cuore.
Ranieri è rientrato nella Capitale per dare una mano, come ha sempre fatto. Prima da allenatore, e ora dietro le quinte come senior advisor, vicino alla squadra e, soprattutto, vicino a Gian Piero Gasperini. È stato lui a convincerlo ad accettare la panchina giallorossa, in un dialogo fitto di rispetto reciproco e stima calcistica. Ora l’Italia lo cerca, lo chiama, quasi lo implora. Ma come si fa a tradire una città dove sei nato due volte? Come si fa a lasciare l’uomo che hai appena convinto a iniziare una nuova avventura, per prendere il posto di uno che se n’è andato sbattendo la porta? Ranieri riflette dopo aver respinto un primo assalto qualche giorno fa. Il tricolore nel cuore, ma la lupa sulle spalle. Se dovesse dire no, non sarà per mancanza di patriottismo. Ma perché il calcio, ogni tanto, ha ancora un senso di lealtà.
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