Vlahović e Osimhen verso la Turchia: la nuova frontiera del calcio che conta?

In casa Juventus tiene banco la situazione di Dusan Vlahović, e non solo per motivi tecnici. Il centravanti serbo, arrivato a Torino nel gennaio 2022 come volto nuovo del progetto bianconero e simbolo del futuro, oggi rappresenta più un nodo da sciogliere che una certezza. Il suo rendimento altalenante, un contratto pesantissimo e un rendimento tutt'altro da Top Player lo hanno messo in discussione. Ecco perché l’interesse del Fenerbahçe potrebbe rappresentare – per la Juventus – una vera e propria manna dal cielo.
Vlahović piace in Turchia, e il club di Istanbul, che ha riportato José Mourinho sulla scena europea, è pronto a fare follie per portarlo sotto la guida dello Special One. La Juventus, che ha bisogno di alleggerire il monte ingaggi e reinvestire in modo mirato, potrebbe accogliere positivamente un’eventuale offerta convincente.
Ma la notizia è ancora più significativa se letta in parallelo con un altro possibile trasferimento clamoroso: quello di Victor Osimhen, che, dopo il prestito quasi forzato della scorsa stagione, potrebbe tornare al Galatasaray, altra potenza turca pronta a riportare in patria il capocannoniere della scorsa Süper Lig e uno dei bomber più esplosivi degli ultimi anni di Serie A.
Due dei centravanti che, fino a poco tempo fa, simbolizzavano la rinascita offensiva del campionato italiano, stanno ora considerando la via turca come un’opportunità concreta. Non è un caso. La Süper Lig ha smesso di essere solo terra di pensione dorata: oggi è un campionato in espansione, con infrastrutture moderne, un tifo infuocato e, soprattutto, una capacità di spesa che molte squadre italiane non riescono più a sostenere.
Il fatto che due attaccanti da Champions League, protagonisti dei titoli sportivi italiani degli ultimi anni, stiano prendendo in seria considerazione la Turchia, racconta una realtà ormai sotto gli occhi di tutti: la Serie A fatica a trattenere i suoi top player, mentre altri campionati – una volta considerati “minori” – stanno colmando il gap economico e progettuale.
Per la Juventus, cedere Vlahović significherebbe chiudere un ciclo iniziato con grandi aspettative, ma segnato da infortuni, scelte tecniche discutibili e un ingaggio oggi non più sostenibile. Per lui, Istanbul potrebbe essere un nuovo inizio, lontano dalle pressioni italiane, con un progetto ambizioso e una piazza calda ma accogliente.
Lo stesso vale per Osimhen, che dopo il rifiuto al campionato Arabo ha visto raffreddarsi l’interesse della Premier per via del prezzo e delle sue richieste. In Turchia troverebbe un ruolo da assoluto protagonista, in un campionato dove la scorsa stagione è stato assoluto protaginosta.
La domanda ora è: la Turchia è davvero diventata una destinazione di prima fascia, o è la Serie A che sta perdendo appeal? Forse entrambe le cose. Quel che è certo è che quando due centravanti del calibro di Vlahović e Osimhen guardano con interesse verso la stessa direzione, è un segnale che non si può ignorare.
E mentre la Juve prova a capire il futuro del proprio attacco, il calcio europeo sembra aver trovato nella Turchia una nuova e sorprendente protagonista.
Pubblicità
Altre notizie
Primo piano
Supplemento di Radio Bianconera ®
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Parte del Newtwork di

© 2025 bianconeranews.it - Tutti i diritti riservati