Bella la Juve quanto brutta la gestione arbitrale della partita
Aspettavamo l'Allegrata nella formazione iniziale e invece mister Max non si è inventato niente di nuovo, consegnando una Juve ben più affamata del tridente messo in campo. Ce l'aspettavamo più o meno così. È stata addirittura più bella, sicura e tosta. Ma alla fine l'amaro in bocca resta a chi ha provato a vincerla e non è riuscita ancora una volta a recuperarla. Un po' come accaduto contro l'Atalanta, a novembre, e diciassette turni dopo con gli “altri” nerazzurri sempre a Torino. In mezzo anche la sfida col Villareal a chiudere il ciclo negativo dei rimpianti. Al netto della Supercoppa sfumata per la sciaguratezza di Alex Sandro impressa ancora nei nostri occhi. Insomma dall'Atalanta all'Inter con dentro tutto il bello del tentativo di rimonta sulle prime tre in classifica e i limiti del proprio disegno tattico nell'affrontarle. La Juve, infatti, nelle 6 gare giocate contro le migliori non ha mai vinto e ha ottenuto la pochezza di 4 punti sui 18 a disposizione. Quattro pareggi, due all'andata e due al ritorno, e sconfitte con Napoli e Inter. Patta solo col Milan. Troppo poco per sognare qualcosa di più del quarto posto.
Arbitro – Il tema delicato riguarda però la direzione arbitrale di Irrati. I tifosi bianconeri non chiederanno interpellanze parlamentari e non ricorderanno l'accaduto con cadenza annuale e interviste commemorative. Il derby d'Italia consegna però alla storia l'incapacità di gestirla come una “normale” partita. Con l'aggravante della Var che dovrebbe scongiurare ogni dubbio grazie alla tecnologia e invece – vedasi l'intervento di Bastoni su Zakaria – ne allunga l'ombra. Capiamo l'arbitro al centro dell'arena per tutti i novanta minuti. Assai meno l'intero sistema che ruota attorno e che non riesce a sostenerlo a dovere pur davanti ad un monitor.
Attacco – L'Inter ritrova la vittoria e rispolvera sogni scudetto. Lo fa con un rigore battuto, segnato, annullato e fatto ribattere arrampicandosi, questa volta sì, su tutte le immagini a disposizione della Var. La Juve staoffensiva crea, ma non concretizza. Morata meglio lontano che negli ultimi undici metri. Una sola vera occasione per Vlahovic e due tentativi da fuori area per Dybala nel suo ultimo derby d'Italia con la maglia bianconera. A fine giugno la risposta all'altra metà del dubbio.
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