Con la Juventus in scia, l'Inter sa che non può stare mai tranquilla

Con la Juventus in scia, l'Inter sa che non può stare mai tranquillaTUTTOmercatoWEB.com
lunedì 1 gennaio 2024, 11:43Editoriale
di Antonio Paolino
Un anno fa il Napoli aveva già messo le mani sullo scudetto mentre Inter e Juve erano appaiate al secondo posto. Ora sono loro a giocarselo

Anche il 2023 se n'è andato e siamo quasi tutti, chi più e chi meno, a cercare rassicurazioni e scorciatoie per vedere finalmente realizzati i sogni magari programmati da tempo, compresi quelli sportivi. A noi bianconeri, ingordi di successi, non piace mai aspettare troppo per ripetersi e spesso ci perdiamo nella ricerca del colpevole per attenuare le insoddisfazioni. Dopo gli ultimi due anni senza trofei, guarda caso da quando non solo la rosa è stata costretta a pesanti cambiamenti, questa è sicuramente una stagione nata sotto un'altra prospettiva. Non mi spingo a chiamarla stella. I “casini”, come continua a ripetere Allegri senza mai sbuffare, sono alle spalle e forse hanno contribuito a compattare di più l'ambiente. La squadra non à la più forte, ma il fatto di conoscere i propri limiti ha chiarito quale fosse la strada più concreta per rischiare meno.

Mai la Juve, così come qualsiasi altra big, ha potuto permettersi di abbassare l'obiettivo sotto la sbarra del quarto posto: i soldi della partecipazione alla Champions erano e restano fondamentali per la sopravvivenza nella giungla del calcio globale e del finto fairplay. Purtroppo alla genuinità del calcio e delle giocate dei veri campioni si è preferito puntare a quello delle figurine che spesso non ha prodotto i risultati sperati. Tanto per essere chiari, non basta spendere e mettere insieme tante stelle tutte assieme perché il risultato dipende anche da altri fattori.
Ovviamente in un sistema equo e meritocratico. La Juve sa di non essere la più forte così come invece lo ripetono spesso e tutti all'Inter. Ma quanto più glielo ripetono e quanto meno si vedono lontani dai bianconeri in classifica fa scricchiolare qualche certezza. La dimostrazione sta nelle parole “acerbe” e preoccupate del giocatore dell'Inter capace di ripetere a memoria la filastrocca dei conti degli altri nascondendosi dietro la carta straccia delle cambiali del proprio club. Sentire il fiato sul collo non aiuta a essere lucidi neppure fuori dal campo.

Confronto – Dopo diciotto giornate, a meno una dal termine del girone d'andata, l'Inter è avanti di due punti. Dietro non c'è il vuoto, come un anno fa quando già padroneggiava il Napoli, ma è abbastanza chiaro che i problemi del Milan così come l'entusiasmo di Bologna e Fiorentina spezzano comunque la rincorsa con le loro inseguitrici. In questa situazione l'assenza dell'impegno infrasettimanale pende davvero a favore della Juve. I due punti in meno in classifica sono frutto di un pareggio in più rispetto ai nerazzurri con cui il computo totale differisce solo per la pesante differenza realizzativa. Sono 15 i gol in più realizzati dai nerazzurri che coincidono esattamente con quelli messi a segno da Lautaro. Per il resto stesse sconfitte e con lo stesso avversario, il Sassuolo. Scontro diretto finito in parità e tutto rimandato quindi al... 20-24. Intanto godiamoci il momento e auguriamoci il meglio per l'anno che è appena cominciato. Basta poco: non montarsi la testa e aggiungere un giocatore coi piedi buoni capace di fare la differenza dove e quando serve. E non guasterebbe che conoscesse già il nostro campionato. Non sarebbe stato il Decreto Crescita - solita furbata tutta italiana - a garantircelo, ma la volontà della nuova dirigenza di provare a ripetere un 5 maggio a vostra scelta. Buon Bianconeranews a tutti!