Dopo le parole di Arrivabene, cosa farà la Juventus?

Dopo le parole di Arrivabene, cosa farà la Juventus?TUTTOmercatoWEB.com
giovedì 23 dicembre 2021, 11:01Editoriale
di Andrea Di Lella

Maurizio Arrivabene, attuale Amministratore Delegato della Juventus, negli ultimi giorni ha lanciato delle vere e proprie “bombe” di mercato e strategia aziendale. Parole dirette, con pochi fronzoli, andando subito al nocciolo della questione.

Hanno destato scalpore i suoi ragionamenti sui principali asset della Juventus, Dybala e De Ligt, con il primo impegnato nel rinnovo contrattuale, ed il secondo da tempo al centro di molte voci di mercato che lo vorrebbero lontano da Torino già dal prossimo luglio.

Queste parole, che invitano di fatto i giocatori ad essere legati più ai colori della maglia che indossano rispetto ai rappresentanti/procuratori che ne curano gli interessi economici e professionali, come possiamo tradurle?

Ad una prima analisi, benché superficiale, sembrerebbe tornata la Juve del passato, dove era la società che “guidava” i giocatori ed i loro rappresentanti verso il futuro all’interno del club e della loro vita professionale.

Di fatto, invece, la situazione è abbastanza diversa. Per quella che è la mia esperienza diretta, nel mondo del calcio di oggi, è esattamente il contrario: solitamente sono i giocatori e i vari rappresentanti che portano alle società lettere di interesse, offerte, principi di accordi vari, che vogliono decidere il loro futuro, indirizzando le proprie carriere e facendo le fortune o sfortune dei (moltissimi) club che permettono tutto questo.

Quel che è abbastanza certo è la volontà bianconera di tornare ad essere, come fatto in passato, un’azienda “sostenibile”, a maggior ragione dopo il completamento dell’aumento di capitale pari a circa 400 milioni, che in gran parte serviranno a coprire le perdite ed a lasciare una situazione maggiormente gestibile rispetto a qualche anno fa.

Detto questo, è impensabile al giorno d’oggi stare nel calcio dei “grandi” senza stringere alleanze e sinergie con i grandi - club, procuratori, intermediari, consulenti - del calcio.

Quindi, cosa farà la Juventus?

Sarà in balia degli eventi o proverà ad usare il pugno duro, provando magari a cercare già dei possibili sostituti per tutti i giocatori che stanno dando qualche grattacapo alla dirigenza, anche mettendo pressione ai calciatori, ai loro agenti, esponendoli alle varie critiche di media e tifosi?

Sono convinto che la sessione invernale alle porte, chiarirà almeno in parte le parole e le strategie del club.

Permettetemi, però, un’ultima riflessione: se le critiche di Arrivabene e della Juventus riguardano l’aspetto economico e contrattuale dei calciatori, troppo attaccati al denaro, non possiamo dire che lo stesso è stato fatto dalla dirigenza, che negli ultimi anni ha guardato prima il lato economico, privilegiando plusvalenze e bilancio rispetto alla parte tecnica?