La critica sia con noi… ma non esageriamo!

La critica sia con noi… ma non esageriamo!TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
domenica 3 luglio 2022, 15:26Editoriale
di Roberto De Frede
La critica è una cosa molto comoda: si attacca con una parola, occorrono delle pagine per difendersi. (Voltaire)

Criticare etimologicamente significa giudicare, e oggi tutti sono avvezzi a sparar sentenze come se si fosse al luna park. Pensare invece è molto difficile, per questo la maggior parte della gente giudica. La riflessione richiede tempo, perciò chi riflette già per questo non ha modo di esprimere continuamente giudizi a casaccio. Ah… se si riflettesse un po’ di più, e non solo nel calcio!

Finalmente è stato sfondato il muro del primo luglio! La nuova stagione ufficialmente è cominciata, ma soprattutto il mercato è entrato nella sua ufficialità, e con esso tutto il lavoro dirigenziale e societario che ne deriva. Ancor prima di cominciare, già questa stagione ’22-23 è stata criticata, eppure se vogliamo dirla tutta, Vlahovic, Zakaria, Pogba, Di Maria, Cambiaso, Gatti e forse Zaniolo, Bremer e Koulibaly, Arnautovic ne fanno o ne faranno a breve parte, piacciano o no, alcuni di loro sono campioni di caratura mondiale!

Per non parlare del grande lavoro non meno faticoso che la società sta compiendo per i nomi in uscita: gli inutili Arthur e Ramsey, e i ragazzini viziati (seppur campioni!) Dybala e Deligt per citare i più famosi; e se ne uscisse qualcun altro male non sarebbe, ma non si può chiedere la perfezione.

Qualcuno dice (e qui altra critica!) che fa impressione che per uno tra i centrali più forti al mondo e soprattutto giovane (aggettivo che va molto di moda nel calcio!) non si faccia qualcosa per trattenerlo. Invece deve essere proprio così. I calciatori che vestono la maglia bianconera devono essere onorati di indossarla, felici di far parte di un club unico al mondo; se non sono all’altezza della sua storia, del suo peso vincente, del suo stile, se preferiscono altro, vadano pure per la loro strada.

Già, il famoso stile. Attenzione, di stile Juventus parlano gli altri - diceva Gianni Agnelli -  non noi, e pertanto, aggiungo, è un dono che manca agli altri, quasi un qualcosa di indicibile, di innato, l’essenza stessa della juventinità. Ultimamente è passato un messaggio sbagliato, come se stile fosse sinonimo di compassatezza: niente di più falso. È la voglia continua di fare la storia. E la storia si sa, la fanno i vincitori.

In campo la Juventus ha bisogno non solo dei muscoli e della tecnica dei suoi prodi alfieri, ma soprattutto delle loro anime, della loro voglia di appartenenza alla Vecchia Signora! Chi borbotta per scorgere all’orizzonte qualcosa di un non identificato meglio, di certo non possiede un’anima a tinte bianconere, e vada dolcemente a naufragar per altri lidi.

Non ancora è sbarcato a Torino, e si è criticato il ritorno nientemeno che di Paul Pogba, osannato sino ad ora da tutti come il centrocampista più forte al mondo, massacrando la società per averlo all’epoca ceduto; sta tentennando Di Maria, e lo si critica per il solo fatto di avere qualche legittimo dubbio personale. E questi due sono campioni assoluti, figuriamoci se fossero stati gli “Arthur” di turno. Di Cambiaso e Gatti già la critica si è schierata: è sbagliato darli in prestito; ma chi ha detto che andranno in prestito? Per non parlare di Koulibaly: “ha detto che non verrà mai alla Juve, e allora noi non lo vogliamo” dicono i tromboni criticoni e detrattori. Premesso che non c’è nessun documento ufficiale notarile che attesti le parole del centrale senegalese, sarei curioso di vedere, se KK dovesse volare verso Caselle, tutti quelli che hanno pronunciato la frasetta di cui sopra dove staranno: a casa o all’aeroporto per accogliere un grande difensore? Non dimentichiamoci che Chiellini quest’anno non ci sarà e neanche l’olandesino a quanto pare, quindi gli acquisti in difesa lì in mezzo, devono necessariamente essere almeno due, e di livello, perciò Bremer potrebbe essere l’altro grande acquisto.

Ebbene, diamo il tempo necessario alla società per organizzare alla meglio la stagione; fin qui la dirigenza di qualsiasi squadra al mondo se avesse fatto la metà di quanto messo in pratica sino ad ora dalla Juventus per la stagione prossima, sarebbe stata elogiata da tutti i quotidiani sportivi. Sfido inoltre qualsiasi squadra ad avere due dirigenti dai nomi così ben auguranti: Arrivabene, nomen omen, e Cherubini, ricordando l’angelo benedicente e propizio di cose fauste! E siamo solo all’inizio, calendario alla mano, della stagione.

Dunque, tornando a bomba, vero è che ancora parecchio lavoro c’è da fare, ma non per questo quella attuale è una condizione criticabile, a meno che non si riesca ad arrivare agli obiettivi prefissati. Ma questo lo vedremo fra un paio di mesetti, e lì altra pioggia di critiche, nel bene e nel male. Il mondo va cosi: ci saranno sempre degli Eschimesi pronti a dettar leggi su come devono comportarsi gli abitanti del Congo durante la calura!