La snervante partita infinita senza verve bianconera

La snervante partita infinita senza verve bianconeraTUTTOmercatoWEB.com
venerdì 7 gennaio 2022, 08:31Editoriale
di Franco Leonetti

Un match durato settimane, con gli ultimi giorni da tregenda, costato ore febbrili di pandemonio, rimpalli e attese per i tifosi pronti a partire verso Torino, causa l’inettitudine della classe dirigente del calcio. In verità un lunghissimo ponte che reca la data del 4 ottobre 2020, quando fu proprio il Napoli a non presentarsi a Torino, attuando un grave precedente e facendo saltare gli accordi stilati. Questa volta la Lega di A è riuscita a varare un protocollo in maniera veloce, cosa che non cancella la grave, colpevole dormita, lunga 15 mesi su covid, norme e regole. Poi finalmente il fischio d’inizio di una gara di campionato che ha snervato tutti. Finalmente le gesta dei giocatori e non i freddi e asettici comunicati delle Asl, accomunati al balbettio delle istituzioni del calcio, ampiamente rivedibili, responsabili di uno scompiglio non degno del professionismo con cui tanti si riempiono le ugole. E che meriterebbe le dimissioni di qualcuno seduto sugli scranni del potere.

A proposito, ci sarà una presa di posizione ufficiale da parte di Figc e Lega sui tre giocatori azzurri in quarantena, Rahmani, Zielinski e Lobotka? Domanda lecita in questi giorni convulsi. Curioso come le Asl facciano saltare gare di campionato, mentre la Asl 2 di Napoli è stata disattesa sui tre calciatori in questione. Discrepanze tipicamente italiche. Sul campo però la Juventus appare sempre la stessa, al momento di compiere il salto di qualità si inceppa e disputa una gara normale. Il Napoli tiene meglio il campo, palleggia, manda fuori giri i bianconeri che creano 3 occasioni da rete nel primo tempo, ma chiudono sotto. Chiesa la raddrizza nella seconda frazione di gioco ma la Juve raramente cambia marcia, cercando di mettere pressione ad un avversario in emergenza ma con una specchiata identità tattica, anche con tanti assenti. Un pareggio che serve veramente a poco a De Ligt e compagni, le distanze dagli azzurri rimangono invariate.

A questa Juve non bastano poche scintille per vincere match di questo tipo e lo scontro diretto dello Stadium era fondamentale aggiudicarselo. Emergono ancora i limiti di una squadra che, se non aumenterà i giri del motore, rischia di vedersi sfilare via la stagione quasi senza battere ciglio. Alex Sandro e Rabiot inanellano prestazioni scadenti come accade troppe volte, Morata fantasmatico, ma è la mancanza di spirito di squadra a deludere i tifosi. Quando una gara si deve vincere a tutti i costi, serve fare di più e meglio, dal punto di vista tecnico, della determinazione e della voglia. La mancanza di Chiesa si è sentita nei mesi passati, ma un team come quello zebrato non può solo dipendere da un uomo che suona la carica. Un’occasione sprecata per cambiare la classifica, poi subito la trasferta all’Olimpico contro la Roma di Mourinho, gara che la Juve non può e non deve affrontare come ha fatto contro il Napoli. A questa squadra serve cambiare registro altrimenti l’aggancio ai posti Champions rischia di diventare una chimera.