Motta e Giuntoli e quella sfida contro il...tempo

Motta e Giuntoli e quella sfida contro il...tempoTUTTOmercatoWEB.com
martedì 11 giugno 2024, 15:33Editoriale
di Alessandro Santarelli

Il peggior nemico per un allenatore della Juventus? Il tempo, quel tempo che necessariamente dovrà essere concesso a Motta, ma lo stesso tempo che scorrerà inesorabilmente e chiederà risultati. Ma Thiago, oltre che un ottimo tecnico, chiamato al suo esame di maturità, è uomo intelligente e preparato. Ma soprattutto è uomo da grandi club, e sa che il minimo comun denominatore per chi è abituato a lottare per vincere, è provarlo a farlo nel minor tempo possibile. Da qui le richieste che arrivano sulla scrivania di Giuntoli che ha finalmente la sua Juve in testa, con gli strumenti per provare a realizzarla. Che non sono i soldi illimitati, ma un budget ristretto che dovrà essere alimentato dal mercato delle idee e delle cessioni, più o meno eccellenti.

Motta è uomo di campo, dal carattere duro e poco incline ai compromessi. Thiago non guarda in faccia nessuno, è abituato a far ruotare i suoi calciatori e a far giocare chi in settimana si esprime al meglio. Non ci sono gerarchie, almeno non in partenza e soprattutto non ci dovranno essere  "protagonisti” sopra al gruppo. Ricordate la situazione Arnautovic a Bologna? Faccia a faccia, scambio di opinioni e poi ognuno per la propria strada. Eppure quel Bologna poi è decollato anche senza il suo uomo sulla carta migliore. Certo, La Juve non è il Bologna, e la Continassa, con tutto il rispetto, non è Castel Debole, ma il metro e il metodo sarà quello.

Giuntoli sa bene che per aiutare il suo allenatore, scelto e voluto già da gennaio, dovrà rinforzare la squadra, partendo dal centrocampo, punto debole di questi ultimi anni. E sa bene che il tempo anche in questo caso non sarà il miglior alleato. Alcune trattative sono destinate a trascinarsi, ma prima si formerà l’ossatura della nuova Juventus, e prima Motta potrà cominciare a spiegare e lavorare concretamente.

Thiago sa bene che dovrà contare su giocatori pronti al sacrificio, forti tecnicamente, ovviamente, ma forti anche di testa e nelle motivazioni. Non sarà più visto come l’artefice del miracolo Bologna, ma la narrazione cambierà, chi lo ha lodato gli volterà le spalle e per molti diventerà il nemico sportivo numero uno. Una delle prime cose che dovrà fare sarà individuare gli uomini, ancor prima che i calciatori, sui quali costruire lo zoccolo duro. Non ci saranno pilastri della Juventinità, ma si dovrnno costruire giorno dopo giorno, con sudore, sacrificio e senso di appartenenza, tutti elementi che il Motta calciatore e allenatore conoscono bene.

Giuntoli sarà al suo fianco, e il binomio può davvero essere importante nella fase di ricostruzione della Juve. Fase di ricostruzione che di solito richiede tempo, ma Motta e Giuntoli sanno bene che alla Continassa il tempo è il peggior nemico…