Tanta testa e poca pancia: per costruire una squadra competitiva si guarda solo al valore

Tanta testa e poca pancia: per costruire una squadra competitiva si guarda solo al valoreTUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 22 giugno 2022, 21:00Editoriale
di Vincenzo Marangio

Tra attese spasmodiche, trattative apparentemente interminabili, sogni proibiti e sogni improponibili, l'estate bianconera non sembra trovare pace nel mondo del tifo. Il problema, come già raccontato altre volte, dipende dalla voglia di vedere l'arrivo di un campione, dal desiderio di tornare a primeggiare sul mercato e poi in campo. Al tifoso poco importano le classiche schermaglie di mercato, inutile persino spiegarle, il tifoso vuole gli annunci vuole sentirsi dire che tutto è possibile e vuole sognare. Una visione del calciomercato romantica, sognatrice, che mal si concilia con quelle che sono le necessità dei club che prima di chiudere una trattativa devono aprire il portafogli e vedere quanto c'è dentro, e cercare di farsi bastare tutto non soltanto per un giocatore ma per sistemare una squadra i cui destini nascono esattamente in questi giorni. E quindi ci vuole calma e sangue freddo.

Il club lascia la "pancia" ai tifosi, lascia che siano loro a dividersi su Dybala, farsi ferire o avvelenare dalle lacrime dell'argentino o innervosirsi davanti alle indecisioni di Di Maria o magari all'onestà di Koulibaly che dice "mai alla Juve" per lo stesso motivo per cui i tifosi della Juventus avrebbero voluto che Dybala non trattasse proprio con l'Inter. Però se chiedi onestà e coerenza poi non puoi prendertela con chi ti "rifiuta" per onestà e coerenza. Ecco perché il club lascia volentieri la pancia ai tifosi e si limita ad usare la testa, altrimenti verrebbe fuori un circo e non una squadra ben assemblata tecnicamente e come identità di spogliatoio.

Il club scelse di rinunciare a Dybala appena scoprì del flirt dell'argentino con l'Inter e senza pensare alla pancia considerò, promuovendola, l'operazione Vlahovic, per il resto ognuno per la sua strada e zero sentimenti. Stesso atteggiamento nei confronti di Di Maria, l'argentino che 8 juventini su 10 avrebbero già scaricato perché "è troppo indeciso...sta offendendo la Juventus... chi si crede di essere", tutti pensieri che, giustamente, la Juventus non fa. Arrivabene e Cherubini puntano alla praticità: mi serve Di Maria? Si. Me lo ha chiesto Allegri? Si. Adotto una strategia per portarlo a Torino, fosse anche per un anno, anche insistendo e, logicamente, senza farmi trovare senza piano B. 

E come agire nei confronti di Koulibaly che dice "mai alla Juventus per rispetto dei tifosi del Napoli"? Mentre anche in questo caso 8 juventini su 10 hanno già scaricato il senegalese, dicendogli "ma come ti permetti di trattarci così, allora resta a Napoli a non vincere nulla", la Juventus pensa ancora una volta alla praticità: dopo la partenza di Chiellini, Koulibaly è l'uomo giusto, marcatore formidabile, capace di guidare e farsi guidare, e alla fine davanti ai soldi si farà passare magari ogni velleità (o presunta tale) sentimentale. Sarà magari il suo agente Ramadani a fargli cambiare idea e spingerlo sul treno in corsa, e se non ci riuscisse pazienza. Ma le strategie non saranno certo condizionate da dichiarazioni populistiche di presunti amori, si va fino in fondo, sempre. In campo vanno delle funzioni che poi l'allenatore deve far diventare squadra, a tutto il resto ci pensa la maglia della Juventus che, una volta indossata, strega tutti, chiedere a Mandzukic, Tevez o Higuain.....