Zambruno a RBN: "Scommesse? Chi ha sbagliato pagherà, ma non bisogna cancellare queste persone"

Enrico Zambruno, giornalista di Mola Tv, ha parlato in esclusiva a Radio Bianconera: “Questa vicenda delle scommesse è molto brutta però penso che i tifosi siano abbastanza intelligenti per poter scindere i due discorsi. Chi ha sbagliato pagherà, ma non bisogna cancellare queste persone. Quando un giocatore molto giovane cade in questa cosa bisogna stargli vicino. Quando entri allo stadio queste cose qua le lasci fuori. Io nel corso degli anni seguendo la Juve ho vissuto situazioni pesanti, ma quando vai allo stadio queste cose le lasci tutte fuori. Come si gestisce da telecronista il Var? Non cambia l’esultanza al gol della Juve, però hai sempre quel trillo in cui senti che potrebbe accadere qualcosa da un momento all’altro. I tempi sono molto più dilatati e devi trovare le parole per trattenere gli spettatori incollati allo schermo senza essere banale. Il telecronista ha l’obbligo e il dovere di intrattenere la gente in pause così lunghe.
Come si vive a raccontare una squadra che non sia la Juve? Io carico il gol perché mi piace dare emozione. Ovvio che dopo 14 anni di Juve cambia il mondo. È stato strano vedere Roma-Juve che è stata la mia prima partita in cui non ho fatto più la telecronaca. Vedere la Juve a casa per me certe volte è dilaniante e da casa mi sfogo sui cuscini invece che sul braccio del mio ex collaboratore. In tutta onestà volevo chiudere con la Juve a giugno dell’anno precedente. Mi sono lasciato benissimo con loro e attualmente abbiamo un buon rapporto. Lì dentro ho dei fratelli e sorelle di sangue, con loro mi sono lasciato da Dio. Poi mi si è presentata questa proposta di Mola ed ho fatto una scelta in grande serenità avvisando la Juve per tempo. Con la Juve sono stati i 14 anni più belli della mia vita. Un cambiamento ogni tanto fa bene. Come mi prendevano i tifosi quando esultavo nella tribuna stampa avversaria? Ovviamente come un nemico giurato, non è facile andare in trasferta. Penso di avere tanti difetti, ma ho il pregio della cultura sportiva. Ad esempio, in un Roma-Juve feci i complimenti a Totti dopo un bellissimo gol.
Come avrei esultato al gol di Gatti contro il Toro? Al derby mi sono barricato a casa mia e nel primo tempo non volevo vedere nessuno. La Juve ha ancora enormi margini di crescita e battere il Toro dopo un primo tempo che è terminato 0-0 è un grande valore, un valore di crescita. Abbiamo fatto due gol da calcio piazzato che valgono sicuramente. Non penso però che la Juventus, con tutta onestà, quest’anno vincerà lo scudetto. Il Napoli lo scorso anno ha over performato e adesso sono tornati su livelli buoni, ma non eccezionali. Se l’allenatore cambierà allora potrà essere pericolosa per il titolo. Cerimonia per i 100 anni della presidenza Agnelli? Rivedere quei campioni è stata una grande emozione, spero possano esserci altri eventi così perché fanno bene ai nostri tifosi. Del Piero in dirigenza? Dimmi una cosa che non può fare Alessandro. Non c’è Juve più grande di Alessandro Del Piero, anzi forse lo metto alla pari con Chiellini”.
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