Kostic nuovo "acquisto" per la Juve: Spalletti smentisce Motta e Tudor
Nella prima Juve di Spalletti contro la Cremonese, il migliore in campo è stato Kostic. L'esterno era finito ai margini con Tudor, durante l'era Motta era stato bocciato. Il nuovo tecnico bianconero lo voleva già al Napoli.
La scossa di Spalletti sulla Juve riguarda il gruppo, ma anche alcuni singoli e tra questi spicca Kostic. La scorsa estate Tudor si era trovato con una rosa numericamente corta, quindi aveva chiesto ed ottenuto dalla società, la permanenza del serbo, tornato a Torino dopo il prestito al Fenerbahce, cui era ceduto, complice l'epurazione di Motta. Il giocatore inizia bene la stagione, con un assist per il gol decisivo di Vlahovic in casa del Genoa. Sembra l'inizio di una nuova vita bianconera per il serbo, invece niente. Praticamente scompare dai radar dell'allenatore croato, diverse gare trascorse in panchina e qualche apparizione da subentrante. Poi la svolta: via Tudor, Brambilla lo impiega dall'inizio contro l'Udinese e lui risponde presente, con un'ottima prestazione. Quindi arriva Spalletti. La conferma da titolare allo stadio Zini, ripagata con la rete lampo e una prova top, tanto da essere premiato come migliore giocatore della serata.
Kostic può essere considerato un nuovo acquisto per la Juve targata Spalletti. Con il quale poteva incontrarsi già ai tempi di Napoli, quando nel 2022 l'allenatore di Certaldo lo cercò, ma alla fine non ci fu accordo tra partenopei e Eintracht di Francoforte. Così l'esterno sbarcò alla Continassa. Nella prima stagione bianconera con Allegri 11 assist. Poi l'arrivo di Motta e l'epurazione, quindi il passaggio al Fenerbahce, su richiesta di Mourinho. Non proprio un tecnico qualsiasi. Il resto è cronaca di queste ultime ore, come raccontato sopra. L'impiego di Kostic, permette di sfruttare Cambiaso a destra e, si sa, le fasce sono fondamentali per Spalletti. Ironia della sorte, o forse non è un caso, le reti a Cremona portano la firma proprio di Filip e Andrea. Nel match di sabato scorso, il serbo è stato il giocatore che ha effettuato più passaggio dentro l'area di rigore avversaria, con un lavoro a tutta fascia attraverso cui ha supportato anche Koopmeiners, schierato a sorpresa braccetto di sinistra, con compiti di impostare l'azione. Inevitabile il pensiero al contratto, in scadenza a giugno prossimo. Kostic vorrebbe restare. Molto dipenderà dal suo rendimento e sotto questo aspetto Spalletti sarà decisivo. Intanto, bentornato Filip.
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