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Juve da scudetto? Spalletti esce allo scoperto. Comolli frecciata a Tudor

Juve da scudetto? Spalletti esce allo scoperto. Comolli frecciata a Tudor TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 23:30Podcast
di Quintiliano Giampietro
La Cremonese terrà a battesimo l'esordio di Spalletti sulla panchina della Juve: il tecnico non si nasconde sullo scudetto e Comolli punge Tudor

A Cremona la prima di Spalletti sulla panchina della Juve.  Il nuovo tecnico bianconero gioca a carte scoperte e quando gli chiedono dello scudetto non glissa, anzi. Intanto Comolli lancia una stoccata a Tudor.

Spalletti, si sa, ama il gioco d'attacco: la sua missione riportare la Juve ad alti livelli. Fermo restando la qualificazione in Champions come minimo sindacale, guai ad accontentarsi, la parola d'ordine. Tradotto: bisogna puntare allo scudetto, quanto meno tornare in lotta. Il titolo manca da cinque anni alla Continassa. Tanti, anzi troppi per un club che in bacheca ne ha 38, salvo i due cancellati da Calciopoli. Del resto il campionato è ancora lungo, siamo solo alla decima giornata e non c'è una padrona in fuga. Per centrare gli obiettivi serve l'autodisciplina e piena sintonia con i giocatori. Tutti devono essere disponibili a dare qualcosa in più. Vlahovic compreso. A proposito del serbo, nessuna imposizione societaria rispetto al suo impiego. Koopmeiners va recuperato. Per l'allenatore di Certaldo è un mediano/mezzala. Missione difficile, ma non impossibile. Del resto è un giocatore da lui cercato in passato.

Capitolo modulo. Spalletti cambierà, magari gradualmente. Bisogna evolversi, sempre. Riguarda ogni professione. Sul contratto fino al termine della stagione, nessun problema. Anzi, giusto così secondo il nuovo tecnico della Juve. Anche se resta qualche dubbio sulla presenza o meno della clausola, rispetto alla quale scatterebbe la conferma automatica in caso di qualificazione alla Chempions League. Del resto la società bianconera ha già nel libro paga Motta e Tudor e il discorso economico va considerato. A proposito, inevitabile l'esonero del croato. Quando non arrivano i risultati l'unico a pagare è l'allenatore. E' una regola non scritta del calcio. Da sempre. Al fianco di Spalletti Comolli. Prima il discorso di rito, con gli elogi all'ex ct e la spiegazione dei motivi per cui l'ha scelto. Poi gli chiedono se il mercato finora fallimentare non gli faccia perdere il sonno. “No. In realtà non riuscivo a dormire per le prestazione della squadra”. Stoccata a Tudor. Chiara e decisa. Come la risposta di Spalletti sullo scudetto. Della serie, niente paura, siamo la Juve.