Alberto Costa, la sorpresa bianconera: da emarginato con Motta a protagonista con Tudor

Alberto Costa, la sorpresa bianconera: da emarginato con Motta a protagonista con TudorTUTTOmercatoWEB.com
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di Nerino Stravato
Quando Alberto Costa è arrivato a Torino lo scorso gennaio, in pochi avrebbero scommesso su un suo impatto immediato nella Juventus. Un acquisto a sorpresa, un profilo poco conosciuto al grande pubblico, ma che ha presto catalizzato l’attenzione non solo dei tifosi, ma anche dei media e, soprattutto, degli allenatori.
 
Eppure, la sua avventura in bianconero non è cominciata nel migliore dei modi. Il tecnico Tiago Motta, fece sull'ex Vitoria Guimaraes una scelta netta , l’esclusione  dalla lista Champions. Un segnale chiaro: il giovane esterno destro non rientrava nei suoi piani immediati.
 
A fare il giro del web è stato un video girato durante un allenamento a porte aperte, dove si vede Motta cercare di spiegare al ragazzo le sue ragioni. Costa, deluso, abbassa lo sguardo, annuisce, poi si allontana in silenzio, visibilmente amareggiato. Un’immagine simbolica di una frattura che sembrava insanabile.
 
Ma nel calcio, si sa, tutto può cambiare in fretta.
 
Con l’arrivo di Igor Tudor sulla panchina juventina a stagione in corso, la storia ha preso un’altra piega. Il tecnico croato ha subito puntato sull’intensità, sulla corsa e sull’aggressività: tutte caratteristiche che Alberto Costa incarna alla perfezione. E così, passo dopo passo, è diventato una pedina fondamentale della nuova Juve.
 
Nelle ultime giornate dello scorso campionato, Costa ha finalmente avuto spazio e fiducia. Memorabile il gol capolavoro contro il Venezia, una bordata dal limite che aveva fatto esplodere i tifosi presenti, poi annullato dal VAR per un tocco di mano involontario. Una beffa che però non ha offuscato la sua prestazione e la crescente considerazione nei suoi confronti.
 
Il vero salto di qualità, però, sembra poter arrivare nel Mondiale per club. Nella partita d’esordio della Juventus nella competizione, Costa ha messo a referto due assist, confermando la sua maturazione sotto il profilo tattico e mentale. Non più solo corsa e grinta, ma anche lucidità e visione di gioco.
 
Oggi, a sei mesi dal suo arrivo, Alberto Costa è passato da oggetto misterioso a risorsa preziosa per la Juventus. La sua parabola è quella di un giocatore che ha saputo resistere alle difficoltà, trasformando l’esclusione e la delusione in benzina per migliorarsi. E ora i tifosi, che inizialmente lo guardavano con scetticismo, lo applaudono convinti.
 
Il futuro? Se continuerà così, potrebbe essere uno dei nomi su cui costruire la nuova Juventus. E chissà, magari proprio quella Champions che gli era stata negata, un giorno la giocherà da protagonista.