Andrea Bosco a "Detto tra noi": C'è da martellarsi gli zebedei per non aver preso prima Barák"

Andrea Bosco a "Detto tra noi": C'è da martellarsi gli zebedei per non aver preso prima Barák"TUTTOmercatoWEB.com
martedì 18 gennaio 2022, 15:06Primo piano
di Matteo Barile
Il giornalista ha espresso la sua solita opinione del martedì sul momento della Juventus e sul mercato, che la vede vigilare su Barák

Martedì fa rima con l'editoriale podcast di "Detto tra noi", uno spazio tenuto, come di consueto da Andrea Bosco. Il giornalista ha analizzato ad ampio raggio il periodo di forma della Juventus. Un periodo decisamente brillante per i colori bianconeri; un periodo che, però, nasconde una percezione più amara: quella di una squadra e di un gruppo in crisi. Nel suo soliloquio, Bosco ha anche aperto una parentesi relativa al mercato. Una parentesi, che pare più una mazzata per Madama, rea di essersi fatta sfuggire un giocatore come Barák, che andava presi nei tempi giusti: 

"La Juventus, come segnalato da Mario Sconcerti, ha recuperato una barca di punti al Napoli e diversi al Milan e ad Atalanta; nelle ultime otto giornate ha avuto il medesimo cammino dell'Inter, eppure la sensazione che si ha è quella di una squadra in sofferenza, per non dire di quella sofferenza in società. Come accade in economia, il PIL va meglio, ma poi la gente va al supermercato e si accorge che i prezzi sono aumentati e la percezione del miglior risultato economico del paese non viene annusata, allo stesso modo la Juventus, da settimane, è inchiodata al 5° posto in classifica, lontana dal 4°, che delimita la zona Champions, è poco brillante sul campo, a livello di gioco, ed è indecisa sul mercato, assente a livello mediatico: quando c'è da da dare qualche segno di vita, leggasi il presidente Agnelli, alle prese con lo spinoso caso di Dybala. La Juventus viene percepita come un gruppo in crisi. Mercato: Barák è da prendere e c'è da martellarsi gli zebedei per non averlo fatto prima, quando giocava a intermittenza nell'Udinese. Che fosse buono, si vedeva, che sapesse inserirsi e segnare anche. Peccato che non avesse il pedigree di qualche "bollito" francese o gallese. Certificato che Aurelio De Laurentiis ha autorizzato a spargere il guano a piacimento contro tutto e tutti, nel segno del "combloddo" che, a Napoli, è vissuto in maniera permanente, bisogna registrare le scuse dell'AIA per il macroscopico errore ai danni del Milan contro lo Spezia. Nessun fremito per il mancato rigore concesso all'Atalanta contro l'Inter, scomparso anche dai radar degli opinionisti, a cui non è sfuggito i presunti mancati rigori contro l'Udinese nella gara dell'Allianz contro la Juve. Bene la scuse dell'Aia, a patto che accada per tutti e per tutti gli errori. Magari l'AIA potesse avere un ripensamento sui protocolli Var attuali...