Colpo di scena Juve: sondaggio per Mourinho! Clamorosa voce dalla Turchia

Colpo di scena Juve: sondaggio per Mourinho! Clamorosa voce dalla TurchiaTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Fornasari
Ieri alle 08:05Primo piano
di Massimo Reina
Per ora è solo un’ipotesi che rimbalza dalla Turchia. Lo Special One potrebbe liberarsi dal Fenerbahçe pagando una piccola penale.

C’è un momento, nella storia delle grandi squadre, in cui si smette di inseguire il futuro e si inizia a rincorrere l’eco del passato. Alla Juventus questo momento sembra diventato un’abitudine, un passaggio stagionale, come l’allergia ai pollini o il crollo di governo d’agosto. Dopo il grande bluff Conte — "annunciato", atteso, blindato, e poi improvvisamente rimasto dov’era — adesso nei salotti turchi si bisbiglia un nome che da solo basterebbe ad accendere i riflettori: José Mourinho.

Sì, proprio lui. Lo Special One. Quello dei tripleti e dei silenzi pesanti come mattoni. Oggi è ufficialmente il tecnico del Fenerbahçe, con un contratto biennale fino al 2026 e un ingaggio da 10,5 milioni a stagione, bonus esclusi. Cifre da calcio galattico, anche se ancora non è chiaro se l’importo sia lordo o netto. Ma il dato che ha acceso l’attenzione bianconera è un altro: Mourinho può liberarsi pagando una piccola penale.

Piccola, si fa per dire. Ma piccola abbastanza da stuzzicare le idee di una società che, oggi come oggi, più che un allenatore cerca un’identità. E forse un parafulmine. Per ora la notizia circola solo in Turchia, tramite la piattaforma trtspor.com.tr. Ma nel sottobosco del mercato italiano, la voce è già arrivata. È vero, Mourinho non è più quello del 2010. Il suo gioco arranca, le polemiche pesano, il rendimento è diventato altalenante. Qualcuno lo definisce in fase calante, e non a torto. Ma gode ancora di una certa stima, anche fra i corridoi ovattati della Continassa. E non solo fra i nostalgici: anche tra quei dirigenti che credono che un uomo solo al comando serva, ora più che mai, per ridare scossa e voce a un ambiente intorpidito. Uno che, al netto dei trofei, ti garantisce una narrazione. Che oggi, nel calcio moderno, conta quanto un pressing alto.

La Juventus di oggi sembra affetta da una forma cronica di spaesamento. Ha un tecnico (Tudor) che pare già bollato come “ponte”, uno staff dirigenziale in discussione ed evoluzione, e un progetto che cambia fisionomia più spesso dei ministri in Italia. E allora ecco l’idea: prendere uno che non ha paura di alzare la voce né di fare piazza pulita, che accende gli spogliatoi e incenerisce le conferenze stampa. Uno che, piaccia o no, fa parlare. E una figura capace di ridare vigore all’ambiente, tenere testa a colleghi del calibro di Conte e Allegri, e pretendere (anzi: imporre) rinforzi di livello. Resterà una suggestione estiva? O sarà l’ennesimo colpo di teatro? Difficile dirlo.