Discreti a RBN: "Comolli, frasi di circostanza. Però poteva almeno fare mea culpa su..."

A Fuori di Juve, trasmissione di Radio Bianconera, ha parlato Stefano Discreti, che si è espresso così sulle parole pronunciate da Damien Comolli dopo la nomina ad amministratore delegato del club: "Sono di circostanza, deve dire certe cose, che vincere è la sua ossessione, che ha visto cambiamenti con Spalletti. Ma sinceramente, che cambiamenti ci sono stati? Tre gol segnati in due partite, due subiti, una vittoria e due pareggi. Ha giocato con Cremonese, Torino e Sporting, di medio-basso livello. Contro il Torino non sei riuscito a segnare al loro secondo portiere...L'unico vero cambiamento è la mossa della disperazione di Koopmeiners braccetto di sinistra".

E ha continuato: "Io mi sarei aspettato una presa di coscienza, che ha sbagliato nella scelta di Tudor. Era un allenatore che non voleva, che ha provato a mandare via e rimpiazzare. Non gli ha preso un solo giocatore che voleva, non mi pare poi che Spalletti abbia riabilitato il suo mercato. Poteva dire che ha commesso anche lui degli errori, non si è preso una sola responsabilità di quello che ha fatto. Almeno una dichiarazione di responsabilità, non commette mai nessun errore...Sembra che i problemi siano altri e che ora sia arrivato Spalletti ed è tutto bellissimo, ma non è così. Poi Spalletti ha portato entusiasmo, perché un ambiente che vede arrivare lui, pensa che almeno ha storia, idee, personalità. Poi scopriamo che abbiamo speso 60 per Koopmeiners e 30 per Kelly per ricoprire un ruolo in difesa che poteva essere ricoperto da Huijsen, che avevamo in casa...".

Mentre sul possibile ritorno di Antonio Conte: "Ho letto che alcuni colleghi ne parlano, che Spalletti sarebbe un traghettatore. Non credo ci siano i presupposti alla Juve per un ritorno di Conte. Io credo sia stato uno sfogo al Napoli come quello estivo, per fare qualche cosa sul mercato a gennaio".