Juve di Spalletti atto secondo: il tecnico pronto per la svolta tattica
La Juve targata Spalletti sta per entrare nella seconda fase. Il nuovo tecnico apporterà modifiche sostanziali di natura tattica, con l'obiettivo di dare più forza all'azione offensiva.
Nel post Derby della Mole, Spalletti di fatto ha annunciato cambi importanti per la sua Juve, praticamente una svolta tattica. In realtà lo aveva detto sin dalla conferenza stampa di presentazione, accostando il suo lavoro a quello del giornalista che deve trovare sempre nuove parole per rendere un articolo più attraente. Quando un allenatore subentra in corso d'opera, la rivoluzione va fatta gradualmente. Quindi il tecnico di Certaldo nelle prime tre gare (Champions compresa), è rimasto in linea di massima sulla scia del suo predecessore, quanto meno rispetto ai numeri che connotano il modulo: 3-4-2-1 o 3-5-2. Salvo però qualche scelta a sorpresa, vedi Koopmeiners nei tre della difesa, ma soprattutto un atteggiamento diverso in cui la parola d'ordine è comandare il gioco. Lo ha detto anche Conceicao nel corso di una recente intervista. Ora però siamo di fronte alla seconda fase della Juve di Spalletti. Cambio del vestito tattico. Inevitabilmente facendo una sintesi tra le sue idee calcistiche e le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
E' palese la necessità di una svolta per favorire la produzione offensiva, renderla più incisiva. Al momento la Juve ha il quinto attacco della Serie A, con 34 reti. Serve qualità e non solo per cambiare il trend. Tornando al modulo, c'è una doppia opzione sulla strada del cambiamento. La prima prevede la conferma della difesa a tre, quindi Koopeminers braccetto di sinistra, spesso in ballottaggio con Kelly. Idem la linea mediana a quattro. Ma ci sarebbe la svolta in avanti, con la doppia punta: al momento l'inamovibile Vlahovic, Openda come partner. Dietro ovviamente Yildiz chiamato ad illuminare. Così il giovane turco starebbe più vicino alla porta, agendo da numero 10 vero. La seconda alternativa tattica, se vogliamo è più drastica, certamente tipica del marchio Spalletti, sarebbe il 4-3-3. In questo caso Koopmeiners salirebbe a centrocampo, del resto lo stesso tecnico lo considera un mediano/mezzala. Cambiaso terzino sinistro, come ai tempi del Bologna. In avanti tridente offensivo puro e in linea. Con Vlahovic al centro, Conceicao e Yildiz ai lati. Attenzione a Zhegrova com arma una volta tornato al top della forma fisica. Ciack si gira: Juve spallettiana atto secondo.
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