Il punto esclamativo di John Elkann. Società, allenatore e i primi tasselli da blindare

Il punto esclamativo di John Elkann. Società, allenatore e i primi tasselli da blindareTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:01Editoriale
di Alessandro Santarelli

John ci mette il punto esclamativo: la Juve non è in vendita, non lo è mai stata e per adesso non lo sarà. Non chiude a nuovi investitori, ma sempre con la Famiglia Agnelli/ Elkann con il controllo della maggioranza. Si eclissa cosi un capitolo che stava diventando leggenda metropolitana, quello di una proprietà pronta a cedere la Juventus. Adesso però si deve migliorare nella scelta dei manager e dei dirigenti. Giuntoli è stato un flop e ne ha pagato le conseguenze, lo stesso deve valere per chi oggi è al timone, se dovesse fallire, fino a quando anche sul profilo dei dirigenti non si arriverà a mettere un paletto definito. E’ ancora presto per dare un giudizio sul duo Comolli Modesto, certo al momento gli investimenti fatti sul mercato non hanno dato le risposte attese. Bene invece sul fronte allenatore. O meglio bene la scelta di Spalletti che però sembra una toppa importante messa per riparare l’errore Tudor. Sia chiaro nessuna colpa a Igor che ha fatto il suo mestiere chiedendo un biennale, male chi invece pur non credendoci fino in fondo ha sposato la causa. Ma guardare al passato serve a poco, anzi è utile per non commettere più errori, adesso però è il momento di stringere il focus sul presente.

Il pareggio con il Torino ha lasciato amarezza, perché l’occasione era davvero ghiotta per scalare posizioni in classifica. Stiamo vivendo un campionato strano, dove al momento è in testa chi non ha mai pareggiato, pur perdendo una volta in più rispetto alla Juve. Spalletti deve avere il tempo per lavorare, al momento si è basato su 4 allenamenti di cui tre rifiniture. Ma urgono anche i risultati e questo Luciano lo sa bene. Tra l’altro in una parte di calendario che guarderà pesantemente in faccia i bianconeri. Fiorentina in trasferta alla ripresa, Cagliari in casa il 29 novembre e poi il ciclo di ferro che designerà le ambizioni di Vlahovic e compagni: Napoli e Bologna in trasferta seguita dalla sfida alla Roma in casa. Nel mezzo gli impegni fondamentali in Champions con Bodo e Pafos. Senza tregua e senza respiro.

Spalletti dovrà dunque dovrà riuscire nell’impresa di far segnare di più la squadra e mettere punti in classifica. Facile a dirsi più complicato da mettere in pratica. Lo stesso John ha però detto di avere molta fiducia in Luciano da Certaldo. Servono dei primi tasselli da mettere in maniera definitiva per ridare un volto vincente alla Juve. Allenatore e dirigenti rappresentano il muro portante, le basi dalle quali non si può prescindere. Respiriamo queste due settimane, perché dal 22 novembre non ci sarà più domani…