Iacolino a RBN: “Ho visto una Juve incapace di reagire, Allegri ora deve lavorare sulla testa dei giocatori. Un sostituto? Io punterei su De Zerbi”

Anche l'allenatore Salvatore Iacolino si allinea alle critiche, insindacabili, rivolte nei confronti della Juventus dopo la partita di Champions contro il Benfica: “Sono juventino per cui mi farebbe piacere vedere una squadra che gioca bene e che sia vincente come è sempre stata, da questo nascono le mie critiche anche pesanti. Quello che stiamo vivendo è un momentaccio – spiega senza mezzi termini – e forse abbiamo sbagliato anche noi a valutare alcuni giocatori come fuoriclasse quando in realtà sono giocatori normali. In realtà questa è una squadra di giocatori discreti, mancano i campioni, quei campioni che la Juventus ha invece sempre avuto in rosa. Ma a mio modo di vedere anche una squadra normale e con delle lacune, potrebbe nasconderle se corresse. Invece questa Juve dopo poco è già sulle gambe, a volte mi da l'impressione di vedere una squadra di vecchie glorie quando invece l'avversario andrebbe aggredito per provare a prevalere almeno sul piano fisico.

Penso ad esempio al Milan che spesso ha a che fare con gli infortunati, ma quando scende in campo ha dei giocatori che corrono come pazzi e questo permette di nascondere molte magagne e arrivare spesso al risultato. La Juve di ieri è stata davvero brutta, una squadra che sotto 2-1 non ha avuto alcuna reazione, come se il risultato andasse bene così e questo è forse l'elemento più preoccupante, non mi spiego come possa essersi ridotta così. Come venirne fuori? Per me il problema è la testa, Allegri deve parlare con i giocatori e capire cosa non va, perchè secondo me è nella psicologia che si può trovare una soluzione. Bisogna mettersi assolutamente alle spalle il Benfica, è necessario che i giocatori cancellino completamente questa partita, perchè se si portano dietro le scorie di quello che abbiamo visto ieri, c'è il serio rischio di non vincere nemmeno contro il Monza. Se la società dovesse decidere di cambiare in panchina, mi affiderei a De Zerbi, è giovane, motivato e preparato, a questo punto gli darei in mano le chiavi della Juve e gli darei la possibilità di avviare una rifondazione che oggi, con una stagione che sembra già buttata alle ortiche, sembra necessaria”.