Gli esami non finiscono mai. Tra campo e mercato ecco che Juve sta nascendo. Caro Dusan vorrei dirti che...

Un occhio al campo e uno al mercato. Funzionerà cosi da qui al primo settembre giorno in cui suonerà il gong per la chiusura delle trattative. Come ormai accade da anni, saranno gli ultimi 10/15 giorni quelli più intensi e frenetici per la maggior parte delle società italiane. Nel mezzo le prime indicazioni che le amichevoli, sempre da prendere con le molle, forniscono. Dalla Germania la Juve si è portata a casa una buona settimana di lavoro e una vittoria che serve sempre a caricare l’ambiente, a dare autostima e ad avvicinarsi alla partenza della stagione con maggiore autostima. Come ho avuto modo di dire in diretta su RadioBianconera la squadra di Tudor mi è piaciuta al cospetto del Dortmund. E vado ben oltre il risultato. Buona l’intensità, discreta sotto il profilo tecnico ordinata e con due caratteristiche importanti: lo spirito e l’identità. Due elementi con i quali non si vincono i campionati, ma che servono ad amalgamare cementare e ricostruire. Due elementi che un anno fa non hanno mai attecchito, e che invece Igor Tudor ha portato finalmente alla Continassa. Per questo un primo bravo va detto all’allenatore che sta cercando di plasmare al meglio la sua creatura. Sappiamo molto bene che c’è un abisso tra il prendere una squadra in corsa e partire dalla prima giornata: Tudor ha dimostrato di saper centrare l’obiettivo subentrando, adesso avrà di fronte il compito più importante, quello di dare continuità. L’esame non sarà solo per lui, sia chiaro, ma coinvolgerà diversi elementi della rosa, chiamati ad una stagione di riscatto. La voglia di invertire la rotta, di uscire dagli equivoci e dimostrare di essere “ da Juve” potrebbe rappresentare un’arma in più.
Poi certo servirà il mercato. Inutile fare i nomi, anche perché ognuno di noi ha in mente il suo undici ideale, il suo attaccante ideale il suo centrocampista ideale. La palla qui passa a Comolli, che sta lavorando senza proclami e metafore, ma con pazienza e si spera sostanza. Dal punto di vista tattico sarà interessante vedere Koopmeiners agire da mediano davanti alla difesa, cosi come sarà interessante capire, in una mediana a due, chi potrà essere il sacrificato, sempre che l’olandese convinca in quella posizione. Chissà che magari il nostro condottiero croato si convinca a passare ad una linea a tre, anche se le indicazioni del momento sembrano escludere questa possibilità.
Un capitolo a parte merita Vlahovic. Caro Dusan sai che nel sottoscritto hai trovato sempre un estimatore e un “ difensore” fino allo stremo. Difficile però continuare a “sposare” la tesi di fronte anche alle prime amichevoli. Continuo a pensare che si possa trovare un compromesso e magari partire con la linea offensiva formata da David Moani e Dusan ma se la testa e i risultati sono quelli per esempio visti a Dortmund, beh diventa difficile complicato pensare ad una simile opzione. Resto però convinto della linea Comolli: o arriva l’offerta giusta o non si muove nessuno. Se ci sei batti un colpo Dusan, nell’interesse tuo ma anche della Juve dalla quale hai ricevuto molto ad oggi, forse anche di più di quello che è stato ricevuto in cambio.

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