Juve Next Gen, una realtà dal 2018: ecco la formazione "all time". Sarebbe stata competitiva per vincere?

Dal 2018 la Juventus è l’unico club italiano ad aver investito con continuità e visione in un progetto strutturato come la Next Gen (ex Under 23), un ponte tra la Primavera e la prima squadra pensato per far crescere giovani in un contesto professionistico competitivo. In questi anni il vivaio bianconero ha prodotto talenti importanti, molti dei quali ora brillano altrove. Ma se tutti fossero rimasti alla Juventus? Immaginando una formazione ideale con il modulo 1-3-4-2-1 tanto caro a Igor Tudor, ecco come potrebbe presentarsi oggi la “Juve dei sogni” solo con giocatori cresciuti nella Next Gen. Un mix di prospettiva, qualità e rimpianti. Le valutazioni sono prese dal portale "Transfermarkt" con valuta in Euro.
Portiere:
Israel (Torino) 5 mil.
Difensori:
De Winter(Genoa) 22 mil.
Huijsen (Real Madrid) 60 mil.
Dragusin ( Tottenham) 25 mil.
Centrocampisti:
Savona (Juventus) 12 mil.
Fagioli (Fiorentina) 18 mil.
Miretti (Juventus) 14 mil.
Iling Jr (Aston Villa) 10 mil.
Trequartisti:
Yildiz (Juventus) 50 mil.
Soulé (Roma) 30 mil.
Attaccante:
Kaio Jorge (Cruzeiro) 7 mil.
A disposizione:
Daffara (Avellino) 500 mila
Mavididi (Leicester) 10 mil.
Nicolussi Caviglia ( Venezia) 8,5 mil.
Barrenechea (Benfica) 10 mil.
Adzic (Juventus) 4 mil.
Rouhi (Juventus) 2 mil.
Brunori (Palermo) 3 mil.
Dany Mota (Monza) 4 mil.
Un undici competitivo, costruito con giocatori che hanno trovato spazio e successo nei principali campionati europei. In particolare Kaio Jorge, che in patria sembra rinato con la maglia del Cruzeiro: 12 gol in 14 partite raccontano di un talento ritrovato, che forse alla Juve non ha mai avuto la possibilità di esprimersi a pieno.
Eppure, fuori da questa formazione restano tanti altri nomi interessanti che testimoniano la profondità e l'efficacia del lavoro svolto in casa bianconera: come Matteo Brunori, bomber e simbolo del Palermo; Mavididi, oggi al Leicester; Dany Mota, punto fisso del Monza in Serie A; Hans Nicolussi Caviglia, al Venezia; Enzo Barrenechea, passato dal Valencia al Benfica ; il montenegrino Vasilije Adzic, classe 2006, che si avvicina a un prestito all’Hellas Verona per crescere con continuità. Da non dimenticare infine Nonge e Rouhi, quest’ultimo protagonista dell’esordio in prima squadra proprio nell’ultima stagione.
Dal 2018 ad oggi, la Juventus Next Gen ha visto passare numerosi talenti, e i 18 giocatori selezionati per questa ipotetica rosa — tra titolari e panchina — oggi avrebbero, secondo le valutazioni di Transfermarkt, un valore complessivo di circa 293 milioni di euro. Un tesoro calcistico che va dal valore più basso, quello di Daffara (500 mila euro), fino ai picchi assoluti di Huijsen, valutato 60 milioni di euro, e Yildiz, che tocca quota 50 milioni. Un dato che non solo testimonia la qualità del vivaio bianconero, ma fa anche riflettere su quanto potenziale sia passato per le mani della società in questi anni.
La Next Gen, in pochi anni, è diventata una vera e propria fucina di talento. Una miniera d’oro che, se valorizzata con lungimiranza, potrebbe rappresentare non solo il futuro tecnico della Juventus, ma anche una risorsa economica di primo piano. Le strade sono tracciate, ma servirà scegliere quella giusta: perché alla fine i trofei si vincono con i campioni, anche se ancora acerbi, non con le plusvalenze. E la storia della Juventus insegna che il vero valore non si misura solo in milioni, ma nei momenti in cui si alzano trofei al cielo.
Pubblicità
Primo piano
Primo piano
Supplemento di Radio Bianconera ®
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Iscritta al tribunale di Torino al n.70 del 29/11/2018
Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore responsabile Antonio Paolino
Aut. Lega Calcio Serie A 21/22 num. 178
Parte del Newtwork di

© 2025 bianconeranews.it - Tutti i diritti riservati