Lilian Thuram a RBN: "Io dico che uno non nasce bianco o nero"
Oggi i microfoni di Radio Bianconera hanno dato spazio a uno dei più grandi baluardi difensivi della Juventus dei primi anni 2000: nella trasmissione "Cose di Calcio", Antonio Paolino, Alessandro Santarelli e Vincenzo Marangio hanno avuto modo di confrontarsi con Lilian Thuram.
L'ex difensore, campione del Mondo con la Francia nel 1998, ha sfruttato questo piacevole momento per poter toccare diversi tematiche. Tanti gli spunti significativi di quest'intervista, ma noi sceglieremo quelli più salienti, in attesa di fornirvi l'intervista completa. Ecco un primo stralcio delle parole dell'ex numero 21 bianconero a RBN. Un intervento che poggia le proprie basi sul razzismo:
"Io dico che uno non nasce bianco o nero. Sono diventato nero a 9 anni, quando sono arrivato a Parigi e alcuni bambini bianchi mi hanno chiamato "sporco nero". Ma si diventa anche bianchi: un giorno, a Torino, chiesi al mio secondo figlio, Khéphren: "Tu sei l'unico nero della tua classe? E lui mi ha disposto che non era nero, ma che era marrone. Nero e bianco sono idee, dovute a una storia in cui hanno menzionato l'esistenza di diverse razze, dando, però, superiorità a quella bianca. Purtroppo siamo figli di questa storia e dobbiamo impararlo. Spesso siamo frutto di abitudini sbagliate. Quando tu fai due gruppi, spesso quando ne appartieni a uno, tendi sempre a pensare che il tuo sia sempre meglio".
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