Mauro: "La Juve ha problemi di organico. Spalletti non ha la bacchetta magica e Yildiz non è un goleador. E su Cambiaso..."

Mauro: "La Juve ha problemi di organico. Spalletti non ha la bacchetta magica e Yildiz non è un goleador. E su Cambiaso..."TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 13:37Primo piano
di Fabiola Graziano

Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, l'ex calciatore bianconero Massimo Mauro ha analizzato gli evidenti limiti tecnici della Juventus, che sta faticando a trovare la giusta continuità anche sotto la guida di Luciano Spalletti. Queste le principali dichiarazioni di Mauro:

"L'offerta di Tether? La Juventus non si può commercializzare, la risposta di Elkann avrebbero dovuto conoscerla già tutti.

Se quest'offerta sarà una distrazione per la squadra? No, questa storia non può mettere in crisi Spalletti o Yildiz.

Il momento sportivo? Non sarà certo la favorita, ma vedremo il campo. Il problema è questo, non le criptovalute.

I suoi limiti? Juventus-Pafos ha messo in evidenza i problemi di organico che ha la Juve, per le assenze in difesa, ma anche per la difficoltà di trovare sostituti a Yildiz, Conceiçao, McKennie e Locatelli.

David? Meno male che ha segnato, altrimenti avrebbe dovuto scappare da Torino: la sua partita era stata difficilissima.

Fuoriclasse? Sono cambiati tre allenatori e tutti hanno avuto difficoltà: vuol dire che il problema sono i giocatori. Mancano i quattro fuoriclasse da grande squadra.

Cambiaso? Il primo gol al Pafos è venuto da una sua iniziativa personale: con lui sono arrabbiato, perché dovrebbe assumersi 50 volte a gara quella responsabilità con lo stadio che sta fischiando.

Il mercato invernale? Io non saprei dove sbattere la testa, perché quelli buoni non li vendono. Openda a quelle cifre non l’avrei preso, ci avrei messo la faccia dicendo che non ci sono giocatori da Juve sul mercato.

Il gruppo? Mancano calciatori italiani importantissimi, come la Juventus ha sempre avuto: senza, non si ricostruisce, perché la Juve ha sempre avuto i capi dello spogliatoio italiani, dei fuoriclasse. Questo si lega tanto alle parole di Elkann per far capire che la Juventus non è in vendita. La Juventus è qualcos’altro. La globalizzazione calcistica ha fatto perdere di vista ciò che serve di più, cioè l’identità: se hai sei italiani, i problemi li risolvi prima. È difficile che un ragazzo brasiliano capisca come si risolvono i problemi a Torino o a Milano.

Spalletti? Ci vorrebbe l’Osimhen del Napoli, un trascinatore che faceva reparto da solo e che Luciano ha trasformato in leader vero. La Juve è piena di giocatori medio-alti, ma ha bisogno di chi fa la differenza. Io investirei in attacco, le cui condizioni sono incredibili: se Yildiz gioca male è una tragedia, se Kenan gioca bene c’è chance di fare qualcosa di pericoloso, ma Yildiz non è un goleador da 20 gol. A meno che diventi Del Piero o si metta in testa che deve giocare prima o seconda punta. Da esterno può diventare come Kvaratskhelia, al massimo. Spalletti è il più bravo di tutti insieme a Conte e Gasperini, un’eccellenza, quindi non può essere un problema. Deve costruire la squadra del futuro sperando di arrivare tra le prime quattro. Però non ha la bacchetta magica".