Ravezzani denuncia: "La nostra inchiesta su Calciopoli non andrà in onda su Prime Video"

Ravezzani denuncia: "La nostra inchiesta su Calciopoli non andrà in onda su Prime Video"TUTTOmercatoWEB.com
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di Fabiola Graziano

Anche a distanza di vent'anni, Calciopoli continua a far paura qualcuno. Ne è convinto il direttore di TeleLombardia Fabio Ravezzani, che sul suo profilo X ha denunciato il dietrofront di Prime Video che avrebbe dovuto mandare in onda l'inchiesta "Calciopoli - Ultimo Atto":

"Incredibile. La nostra inchiesta su Calciopoli NON andrà in onda dal 15 luglio su Prime Video come avevano annunciato. All’ultimo momento ci hanno detto no dopo aver scelto la data di pubblicazione. Forse anche 20 anni dopo Calciopoli mette paura a qualcuno".

Nei post successivi, lo stesso Ravezzani ha poi raccontato le tappe del dietrofront di Prime Video:

"Quando decidiamo di fare una grande inchiesta su Calciopoli 20 anni dopo, la linea scelta è non partire da una tesi precostituita. Volevamo far parlare tutti i protagonisti (PM Narducci, Moggi, giudici, calciatori, giornalisti) per capire se davvero era stata fatta giustizia. Ne è venuto un lavoro bellissimo, grazie a Pino Vaccaro e Claudio Garioni, una vera pietra miliare con immagini del processo, interviste esclusive, intercettazioni mai sentite prima. Il tutto facendo parlare accusa e difesa senza pregiudizi. 10 puntate che sono testimonianza storica. Abbiamo affidato il lavoro immenso a Videa, società specializzata nella distribuzione di questo genere di produzione, che contatta Prime, subito interessata. Mandiamo tutto il materiale e Videa ci dice che Prime Video caricherà l'inchiesta sulla piattaforma dal 15 luglio. Iniziamo a promuovere "Calciopoli - Ultimo atto", ma improvvisamente Videa riceve uno stop da Prime Video. Il settore PR vuole approfondire i contenuti dell'inchiesta perché Prime ha rapporti importanti con i club di cui trasmette le gare di Champions. Passano i giorni, nessuno si fa vivo. Il 15 luglio ci sarà a Roma la presentazione dei nuovi contenuti su Prime Video dove ci avevano detto ci sarebbe stata l'inchiesta. Finalmente oggi arriva il no di Prime perché la sezione PR non ha giudicata opportuna la pubblicazione".