JWomen, Canzi: "Nuovo capitano? Rosucci è un punto di riferimento importante"

La sconfitta casalinga contro l'Inter non è riuscita a rovinare la festa scudetto alla Juventus Women, anche se ha lasciato l'amaro in bocca al tecnico bianconero Massimiliano Canzi. Lo ha confermato il diretto interessato in mixed zone al termine della partita, come riportato da Juventusnews24.
"Perdere non piace perché quando fai questo mestiere, qua dentro, bisogna tenere un livello di prestazione e risultato alto. Oggettivamente hanno giocato meglio loro, mi sono arrabbiato perché non mi piacere perdere. Giusto dedicarci poi a Sara e a quello che abbiamo fatto quest’anno. Ora ricarichiamo le batterie un giorno e ripartiamo verso un obiettivo che è molto chiaro.
La finale di Coppa Italia? Abbiamo preparato quest’anno tante partite importanti e sappiamo come prepararle. So che quando c’è da tirare fuori il massimo queste ragazze sanno farlo. Ci siamo guardati dentro più volte nel corso della stagione per dare tutto. Oggi non abbiamo fatto un gran primo tempo, sono abbastanza soddisfatto del secondo. Sappiamo come prepararla, poi ci sono anche gli avversari. Sarà una partita difficilissima contro una squadra molto forte. Ci lavoreremo.
Gama? Sara mi ha aiutato insieme alle altre a capire cosa è la Juve. È stata la prima persona che ho incontrato quando sono stato nominato allenatore. Ho avuto un colloquio che doveva essere di cinque minuti che è diventato di un’ora. Ci siamo subito conosciuti e rispettati. La lettera che hanno scritto le ragazze riassume tutto. Io sono onorato di essere il suo allenatore e non posso che ringraziarla per queste emozioni.
La partita più difficile? Ne ho in mente una molto chiaramente, l’ultima con la Roma. Venivamo da una sconfitta immeritata con l’Inter, molto più immeritata di oggi. Se quella gara fosse andata male, avremmo rischiato di trovarci a un solo punto di distanza con tre partite da giocare. Era delicatissima e lì è venuta fuori la Juventus che vogliamo.
Se ho mai pensato di perdere lo scudetto? No. Anche se in pochi pensavano che lo avremmo vinto (ride ndr). Però sapevamo che il percorso sarebbe stato tortuoso, anche quando molti dicevano che era fatta sapevamo che la strada era piena di curve e tornanti. Aver fatto un girone d’andata così ci ha permesso di mettere del fieno in cascina. Come gli scoiattoli che mettono via le ghiande, perché l’inverno arriva sempre. Bravi nel girone d’andata e poi bravi a gestire la scorta di ghiande che ci era rimasta dentro le guance.
La Roma avversaria in finale? La Roma è passata dalla possibilità di avere una stagione completamente fallimentare a quella di avere una grande stagione. Le loro motivazioni sono molto alte come le nostre. La Coppa era uno degli obiettivi che ci eravamo preposti a inizio anno, quanto meno arrivare fino in fondo. Nella partita secca può succedere di tutto. Abbiamo dimostrato in questa stagione di potercela giocare con la Roma a testa alta, come anche loro contro di noi. Sarà una partita aperta e bella da giocare.
Il nuovo capitano? L'eredità di Gama sarà raccolta da più persone perché ci sono alcune ragazze che sono qui da tanto tempo. Al di là dell’aspetto capitana o non capitana, sicuramente il subentro di Martina Rosucci non è casuale. Martina è riconosciuta all’interno dello spogliatoio come un punto di riferimento importante".
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