Accadde oggi: 23/05/15 Juventus-Napoli 3-1, tra festa, memoria e la magia dello Stadium

Accadde oggi: 23/05/15 Juventus-Napoli 3-1, tra festa, memoria e la magia dello StadiumTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
Ieri alle 23:20Altre notizie
di Nerino Stravato
Il 23 maggio 2015 non è stato solo il giorno di una vittoria sul campo per la Juventus, ma soprattutto un pomeriggio di emozioni forti, intrecciate tra gloria sportiva e memoria storica. Alla penultima giornata di campionato, allo Stadium si giocava Juventus-Napoli, ma l’atmosfera era quella delle grandi occasioni, per tanti motivi.
 
Prima del fischio d’inizio, i giocatori bianconeri sono scesi in campo mostrando con orgoglio la Coppa Italia appena conquistata, vinta solo tre giorni prima nella finale contro la Lazio. Era il primo tassello di un Triplete sfumato poi solo nella finale di Berlino, ma che in quel momento sembrava più che possibile. Un tributo sentito da parte di tutto lo stadio, che celebrava una squadra dominante, già campione d’Italia e affamata di successi.
 
Ma non c’era solo festa. Quel giorno, la coreografia preparata dai tifosi della Curva Sud era un omaggio commosso alle 39 vittime dell’Heysel, a pochi giorni dal trentesimo anniversario della tragedia. "+39" con i tifosi che alzavano su dei cartelli i nomi di chi quella maledetta sera perse la vita. Un monito silenzioso ma potentissimo, che ricordava a tutti il significato più profondo del tifo e del rispetto.
 
Poi, la partita. E anche lì, la Juventus non deluse. Nonostante una formazione rimaneggiata, Allegri mandò in campo una squadra motivata. Dopo il momentaneo pareggio di David López che aveva risposto all’iniziale vantaggio di Pereyra, fu la voglia dei giovani a fare la differenza: Sturaro segnò il gol del 2-1, prima del sigillo finale su rigore di Simone Pepe, al suo ultimo centro in bianconero, accolto con un’ovazione.
 
Quel 3-1 raccontava molto più di una semplice vittoria: era la fotografia di una Juve dominante, consapevole, ma anche capace di fermarsi e ricordare. Una serata che, dieci anni dopo, vive ancora nei cuori bianconeri come un perfetto equilibrio tra orgoglio e memoria.