''Gattuso bravo ma non è la panacea'', l'era Ringhio divide

''Gattuso bravo ma non è la panacea'', l'era Ringhio divideTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
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di Alessia Mingione
fonte ANSA

(ANSA) - Il valore dell'uomo, il suo attaccamento alla maglia della Nazionale ed il coraggio di sedere su una panchina che nei giorni sembra diventata incandescente non sono in discussione; ma la designazione di Rino Gattuso a ct dell'Italia fa discutere perche' aldila' della persona, la scelta per il ruolo non ha convinto tutti nel mondo del calcio.

Un giudizio che Gianni De Biasi, tecnico di grande esperienza anche nel ruolo di ct sulle panchine delle nazionali di Albania e Azerbaigian, sintetizza perfettamente: "Rino è una persona che ha carattere e determinazione. Lo ha dimostrato in campo e in panchina. Ma non è solo una questione di personalità. C'è da capire come si sposerà la sua filosofia con i giocatori a disposizione". "Rino e' perfetto per qualsiasi ruolo", ha detto nelle frenetiche ore di attesa per l'ufficializzazione Luca Toni, uno dei compagni del 2006 che non ha scelto la difficile via della panchina.

Ma De Biasi, che ha stima dell'ex campione del mondo ora ct, vuole metterlo anche al riparo da aspettative troppo alte: "Gattuso conosce l'ambiente - spiega - ma non è la panacea di tutto". Con Gattuso, potrebbero arrivare anche Prandelli e Bonucci: "La prima domanda che mi faccio è "ma a Rino andranno bene tutte queste persone intorno?" - incalza De Biasi - L'importante è che non siano persone di contorno solo per infiocchettare il regalo. Tante persone possono dare una mano ma possono creare anche confusione, con troppi galli nello stesso pollaio". Il tecnico veneto era stato indicato tra i "papabili" per la panchina azzurra: "Sinceramente non sono mai stato contattato dalla Federcalcio - aggiunge - Se la Federazione mi contattasse, sarei molto disponibile a dare dei consigli, vista che ho nove anni di esperienza come nazionale". Sorpreso anche l'ex ct Roberto Donadoni.

"Sono contento per Gattuso. Essere ct della Nazionale è una cosa importante e grande per chiunque. Rino non ha magari una grandissima esperienza in questi termini, però è una persona collaudata". "Conosciamo il temperamento, quello che fa un po' riflettere è come sia stato gestito l'ultimo periodo - aggiunge - Spalletti ancora in panchina senza la sconfitta in Norvegia? Dire così è un po' riduttivo e brutto. Programmare è una cosa diversa, mi hanno lasciato perplesso le modalità e le tempistiche". Sorpresa Gattuso ct? "Per certi versi sì. L'immagine che tutti abbiamo del ct rimanda a un profilo un po' diverso, ad esempio il nome di Ranieri calzava in un certo modo. Bisogna recuperare il terreno perduto, perché gli altri continuano a crescere e noi rimaniamo indietro. Il passato non garantisce nulla, solo il presente può regalarci un futuro migliore". Il riferimento è all'impiego dei giovani.

"E' un aspetto importante ma deve partire dai club. Devono dare la possibilità ai giovani di crescere. Ora si parla di Yamal, ma 3-4 anni fa non era certamente questo. Però a 17 anni si ritrova ad aver fatto più di 100 partite col Barcellona. Bisogna avere questo spirito. Poi è ovvio che non è facile trovare giocatori come Yamal, ma in Italia ce ne sono di giovani interessanti. Bisogna avere coraggio, forza e volontà di sopportare questo tipo di scelte" (ANSA)