Giuntoli: i motivi di un probabile addio

Il futuro di Cristiano Giuntoli alla Juventus sembra ormai segnato. Dopo una stagione ricca di aspettative ma povera di risultati concreti, John Elkann avrebbe deciso di voltare pagina anche sul fronte dirigenziale. Una scelta drastica, ma inevitabile dopo una lunga serie di decisioni discutibili che hanno inciso negativamente sul progetto bianconero.

 

L’errore principale è stato affidare la guida tecnica a Thiago Motta, una scommessa rivelatasi  sbagliata. Per ottenere almeno la qualificazione alla  prossima Champions League — obiettivo minimo stagionale — è stato necessario cambiare, con Tudor che è riuscito a centrare l'obiettivo solamente all'ultima giornata. 

 

Anche il mercato non ha convinto. Gli investimenti pesanti su giocatori come Douglas Luiz e Koopmeiners non hanno dato i frutti sperati: rendimento sotto le aspettative e scarsa incisività nei momenti chiave. A peggiorare il bilancio, ci ha pensato il mercato di gennaio, con l’arrivo di Kelly — un innesto che si è rivelato marginale — e soprattutto con la cessione di Dean Huijsen.

 

Il giovane difensore spagnolo, sacrificato troppo in fretta e a prezzo contenuto al Bournemouth per finanziare l’arrivo di nuovi giocatori, è stato da poco acquistato dal Real Madrid per 60 milioni di euro. Una plusvalenza mancata che brucia, e che pesa come un macigno sul giudizio complessivo dell’operato di Giuntoli.

 

John Elkann ha osservato tutto con attenzione e, alla luce di questi numerosi passi falsi, ha deciso di avviare una rivoluzione anche nei quadri dirigenziali. La Juventus cambia volto ancora una volta, nella speranza che il futuro porti finalmente la stabilità e i successi che i tifosi attendono da troppo tempo.