Heysel, Brio: ''Non dobbiamo dimenticarci delle 39 persone che hanno perso la vita''

Heysel, Brio: ''Non dobbiamo dimenticarci delle 39 persone che hanno perso la vita''TUTTOmercatoWEB.com
Ieri alle 22:15Altre notizie
di Alessia Mingione

Quella di oggi, è stata una giornata triste per il popolo juventino: sono trascorsi 40 anni dalla tragedia avvenuta allo stadio Heysel di Bruxelles, pochi minuti prima dell’inizio della finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. A rimembrare tale momento, vi sono stati molteplici figure, tra cui Sergio Brio.

''Mentre facevamo il riscaldamento, che si prolungava nel tempo, vedemmo arrivare dalla curva Z dei tifosi in lacrime, con in braccio dei bambini che piangevano. Avevano tutti i vestiti strappati e i primi soccorsi sono arrivati dal personale UEFA e dal nostro dottore, Francesco La Neve, con il servizio d’ordine completamente inadeguato che invece non è intervenuto. Nel corso del riscaldamento ci fu una sorta di riunione, la Juventus non voleva giocare quella partita ma fu costretta a scendere in campo anche per motivi di ordine pubblico. Terminata la partita tornammo in albergo e ci venne raccontato nel dettaglio l’accaduto. Chi dice che abbiamo vinto una coppa insanguinata non fa altro che aumentare ancora di più il dolore dei familiari che hanno perso il loro caro. Da bambino sogni di giocare la Coppa dei Campioni, di vincerla, ma all’improvviso ti trovi in una situazione surreale: da un lato quel trofeo lo hai vinto, dall’altro, però, ci sono trentanove morti innocenti. A distanza di anni continuo a pensare che non ci sia stata cosa più giusta di giocare quella partita perché altrimenti staremmo parlando di una strage. Allo stesso tempo, però, non dobbiamo dimenticarci di queste 39 persone che purtroppo hanno trovato la morte per una partita di calcio. Non deve più succedere, queste persone vanno sempre ricordate''.