Giuntoli-Juventus: Koopmeiners e non solo, tutti i motivi del divorzio

Nelle ultime ore i rumor su un probabile divorzio anticipato tra la Juventus e Cristiano Giuntoli stanno continuando a inseguirsi. Dopo aver visto sfumare il ritorno di Antonio Conte, che nella serata di ieri ha ufficializzato la sua permanenza al Napoli di Aurelio De Laurentiis, il club bianconero avrebbe deciso di mettere alla porta il proprio direttore tecnico, considerato uno dei principali responsabili della stagione fallimentare che si è appena conclusa.

Stando alle indiscrezioni riportate sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport infatti, Giuntoli pagherebbe le pessime scelte di mercato con cui la scorsa estate avrebbe dilapidato il consistente budget incassato dalla riduzione del monte ingaggi e dalle cessioni illustri di Matias Soulé e Dean Huijsen. I 134 milioni di euro, bonus e commissioni esclusi, spesi per portare a Torino Teun Koopmeiners, Nico Gonzalez e Douglas Luiz non sarebbero stati ripagati sul campo, visto che tutti e tre i calciatori sono reduci da un'annata deludente che li ha visti dividersi tra prestazioni flop e svariati infortuni.

Oggi dunque, il loro errato acquisto potrebbe costare carissimo allo stesso Giuntoli, che fin qui non sarebbe riuscito a convincere la dirigenza bianconera della bontà del suo operato nemmeno evidenziando le ottime prestazioni degli altri due innesti giunti in Prima Squadra la scorsa estate, ovvero Khephren Thuram e Pierre Kalulu, che malgrado tutto si sono rivelati all'altezza delle aspettative. Thuram, pagato solo 20 milioni di euro, si è caricato sulle spalle l'intero centrocampo bianconero, mentre Kalulu arrivato in prestito con diritto di riscatto è stato l'unico difensore in grado di non far rimpiangere il lungodegente Gleison Bremer. Eppure, sembra proprio che i due non basteranno a salvare la poltrona di Giuntoli.