Il Giornale - l'addio di Calvo maturato dopo la scelta di Scanavino di lasciare Gedi per dedicarsi solamente alla Juventus

La Juventus sta affrontando un momento di forte instabilità, dentro e fuori dal campo. Fra incertezze societarie, addii dirigenziali e un futuro tecnico tutto da scrivere, la squadra bianconera si gioca nelle ultime giornate di campionato non solo un piazzamento Champions, ma anche la tenuta del proprio progetto sportivo e finanziario.
L’addio di Francesco Calvo e i disappori interni
Francesco Calvo ha ufficializzato la propria uscita dalla Juventus per assumere il ruolo di CEO all’Aston Villa, uno dei club della “top six” della Premier League. Una decisione che arriva in un momento delicato per la società, e che secondo Il Giornale sarebbe maturata il giorno successivo all’annuncio di Maurizio Scanavino di lasciare il gruppo Gedi (editore de la Repubblica) per dedicarsi a tempo pieno alla Juventus. Un passaggio che alimenta le voci di una “guerra per bande” interna alla Continassa, nota da tempo tra gli ambienti torinesi.
La situazione sponsor
Nel mirino delle critiche anche la gestione commerciale: Calvo è stato a lungo indicato come il dirigente che non è riuscito a portare uno sponsor sulla maglia bianconera per un intero anno. Solo di recente, e in modo quasi improvviso, è stata ufficializzata la sponsorizzazione Jeep insieme a Visit Detroit. Il Giornale evidenzia l'incoerenza e la lentezza del processo: "Qui qualcuno sbaglia", si legge tra le righe.
La valutazione prosegue con una riflessione sull’identità perduta: la Juventus di oggi, secondo il giornale, è una squadra "ridotta a brandelli", priva del passato e ancora incerta sul futuro. Il presente, invece, passa per un obiettivo imprescindibile: la qualificazione alla prossima Champions League. "Tutto passa dal quarto posto", sottolinea Il Giornale, fondamentale per la tenuta economica della società, per il lavoro di Cristiano Giuntoli e per l’intero assetto dirigenziale.
Futuro tecnico: I dubbi su Tudor e le indiscrezioni su Conte
Anche Igor Tudor, attuale allenatore della Juventus, viene descritto come disilluso rispetto al contesto bianconero, che "non è più quello di un tempo". Le indiscrezioni su un possibile ritorno di Antonio Conte, rafforzate da un presunto audio di Gabriele Oriali rivelato da La Verità – poi smentito dal Napoli – continuano ad arrivare: "Stavolta non posso seguirlo", avrebbe detto Oriali, facendo riferimento proprio a un ritorno di Conte alla Juventus.
Una mossa che avrebbe senso solo se Giorgio Chiellini, anche lui in dirigenza, cominciasse a contare davvero nelle decisioni strategiche. Ma rimane il dubbio: è questo il momento giusto per “metterci la faccia”?
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