Calvo ai saluti e la Roma perde: un lunedì che traccia la strada della rinascita e del cambiamento

Calvo ai saluti e la Roma perde: un lunedì che traccia la strada della rinascita e del cambiamentoTUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 00:16Editoriale
di Vincenzo Marangio

Succede tutto in una notte: prima arriva la notizia delle dimissioni di Francesco Calvo da Chief of Staff della Juventus e poi la sofferta e meritata vittoria dell'Atalanta, nel posticipo del lunedì, contro la Roma, una sconfitta, quella dei giallorossi, che mette di fatto il destino nelle mani dei bianconeri cui basterebbe vincere le ultime due partite contro Udinese e Venezia per assicurarsi un posto alla prossima edizione della Champions League. In una notte viene tracciata la strada da seguire per non fallire l'ennesima stagione. Dopo il fallimento del duo Giuntoli-Motta, insisto sul fatto che a questo punto sarebbe sbagliato pensare di poter risorgere soltanto alzando la qualità della rosa o cambiando l'allenatore, se le basi non ritrovano la solidità e competenza di un tempo sarebbero ancora fatica e soldi sprecati. Serve un progetto ma prima del progetto serve una dirigenza da Juve: unita, competente, attenta e presente. Tutto ciò che manca da tempo. 

Calvo andrà all'Aston Villa ma intanto si è preso le sue responsabilità per l'ennesima stagione progettata male, un gesto di opportunità ma neanche scontato che va evidenziato, un esempio che, in teoria, dovrebbe seguire anche Giuntoli che in due anni non è riuscito a valorizzare gli investimenti stanziati da Elkann e ha sbagliato clamorosamente la scelta dell'allenatore e, quindi, del progetto tattico della stagione deludente che sta per chiudersi. Non mi aspetto passi indietro da Giuntoli, non è da lui, ma sono certo che la proprietà dividerà i pieni poteri concessi fino ad ora con altre figure che possano alleggerirlo di compiti specifici e permettergli di non sbagliare più nulla nella prossima campagna acquisti. Soprattutto nella scelta dell'allenatore che deve non può più essere una scommessa di cambiamento ma un radicale ritorno al dna bianconero. Lo so che state pensando tutti a Conte e probabilmente è il nome in cima ai desideri della dirigenza bianconera ma non si deve necessariamente guardare indietro per andare avanti.

Dicevamo della campagna acquisti che Giuntoli non può più sbagliare, a tal proposito è stata una vera e propria manna dal cielo la sconfitta della Roma in casa dell'Atalanta, un risultato che mette nelle mani dei bianconeri il proprio futuro: vivere o morire. Basta vincere le prossime due partite contro Udinese e Venezia per conquistarsi l'approdo alla prossima Champions League, un risultato che garantirebbe tanti soldi in più per operare sul mercato oltre al prestigio che può solleticare i campioni che verranno. Sarebbe sbagliato, ovviamente, pensare che sia facile: contro l'Udinese mancherà mezza squadra tra infortuni e squalifiche, e a Venezia quest'anno hanno lasciato punti in tanti contro una squadra che presumibilmente dovrà salvarsi, ma se la Juventus non fosse in grado neanche di superare questi due ostacoli allora non meriterebbe la Champions. Semplice e chiaro.