Le Contropagelle di Fiorentina-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici
DI GREGORIO 5,5 Sembra un portiere solo sul tiro in diagonale di Kean, sul quale tiro si distende a deviare in corner. Resta inoperoso per larga parte del match, ma prende una rete da fuori area per un tiro di Mandragora non certo fulminante, producendosi in un tuffo goffo e fatto quasi contro voglia. Sembra quasi ritrarre le mani anziché provare a raggiungere la palla. Acquisto di Giuntoli, per risparmiare sull’ingaggio di Tek. Di Gre? Degno portiere di questo surrogato – Juve.
KALULU 6 In mezzo a tanti ciechi, un guercio come Pierre fa un figurone, basta correre avanti e indietro, raddoppiare aiutando Kelly e il gioco è fatto. E’ la giusta “punizione” per tanti tifosi senza cultura calcistica che se la prendevano con Alex Sandro.
KELLY 5,5 Si affanna tutto il tempo a garantire un’opposizione passabile alla mobilità di Kean (Tra parentesi: Kean...a l’è stupid, a t’lo ardrìse pa’ pi. Trad. Kean...è stupido, non lo raddrizzi più.) Ogni volta che Moise si mette in moto, le coronarie sussultano e se in fondo resta con le polveri bagnate, è per pura fortuna. Kelly intanto cerca di connettere.
KOOPMEINERS 5 Si corre seriamente il rischio sabato prossimo di vederlo in porta, dopo che a Firenze viene schierato al centro della difesa. Anzi no, forse è braccetto di sinistra. Dico “forse”, giacché tra Kelly e lui la fatica per capire le posizioni è massima. Ogni volta che è chiamato a difendere, si apre un contenzioso con la buona sorte. Vuolsi così dove comanda Spalletti.
CAMBIASO 6 Sfarfalla certamente, ma è l’unico che sa come mettere in mezzo qualche pallone degno di questo nome. E’ l’unico in mezzo al campo insieme a Locatelli, che sa come portare palla e scaricare al compagno meglio sistemato. Poi, in mezzo ad una banda di inadeguati, anche lui si sgonfia. (CONCEICAO 6,5 Un quarto d’ora, un misero asfittico quarto d’ora, a colui che è in grado di scardinare la difesa viola. Da solo si rende più pericoloso di tutti gli altri messi insieme e per oltre i 90 minuti interi. Ma si vede che Spalletti non vuole vincere)
LOCATELLI 6,5 Di gran lunga il meno peggio. Mi guardo bene di definirlo migliore in campo, di fronte ad una figura collettiva di tale inqualificabile pochezza. Imposta, suggerisce e distrugge. Tira addosso a Dusan nell’azione che aggiusta il tiro a Kostic per il vantaggio. Da fuori area ha il coraggio di tirare, gran cosa in mezzo alla pavidità fatta squadra.
McKENNIE 6 Forte candidato alla revisione del film “Il Maratoneta”. Detta i passaggi sovente senza ricevere palla, contrasta i viola che si appropinquano, prova anche ad arrivare di testa, ma De Gea devia sulla traversa. Sta dentro fino al fischio finale, per mancanza di altri “boscaioli” in panca.
THURAM 5 Non ci capisce niente. Vaga per il campo alla ricerca di un motivo per giustificare la sua presenza. Una volta almeno portava palla, magari perdeva qualche tempo di gioco. A Firenze non perviene, anzi no: una volta perviene, quando serve di testa a Mandragora la palla perfetta per il pari, avendo intenzione di rinviare forse o di appoggiare al compagno, si accettano giornate di “conventions” alla scoperta dell’intenzione. Andava sostituito prima dell’intervallo, non al 66° (MIRETTI 5,5 Esce un giocatore fuori condizione ed entra un giocatore con evidenti limiti atavici. Eh già, perché Miretti ha forse un pizzico di visione di gioco, ma pecca talmente nei movimenti da chiedersi se sappia correre. Parte una volta in contropiede, ma dopo 5 metri viene abbondantemente rimontato e rintuzzato. Desolante. Pensa di imitare Roberto Carlos, quando invece di metter in mezzo, lascia partire un tiraccio per sorprendere il portiere viola. Palla fuori, manco a dirlo)
KOSTIC 6,5 Primo tempo di grande sostanza sulla fascia destra del fronte di attacco. E’ sempre una sicurezza nella corsa per guadagnare il fondo e crossare in area. Dato che 20 anni li ha superati da tempo e non più tanto giovane, trova il coraggio di tirare verso la porta dei padroni di casa, essendo premiato da Eupalla. Per provarci, si devono passare i 30 anni... (CABAL 5 Subentra col piglio di chi ha fretta di affermarsi, ricavando un’ammonizione e poco altro).
YILDIZ 5 Fine della sorpresa “turchina”. Ormai tutti i difensori lo conoscono, lo aspettano e lo rendono innocuo. Non salta più l’uomo, non sa più a che finta votarsi, entra in campo distratto e privo di...fede. La sua espressione facciale all’ingresso per il secondo tempo è l’esatto segno di una squadra rimasta negli spogliatoi. (OPENDA S.V. All’88° minuto, entrare senza speranza, è una sorta di affronto confezionato dal mister)
VLAHOVIC 6,5 Defraudato di un rigore enorme come la cupola del Brunelleschi da un trio arbitrale di “soliti noti” voluto dal designatore, fiorentino. Asfalta Pablo Mari, gli va via a suo piacimento, salvo scoprire che davanti a De Gea non possiede la spietatezza di Tevez o l’azione chirurgica di Higuain. Eppure fa reparto da solo e non demorde mai, assicurando profondità ai compagni, che non sanno che farsene. Sostituito mentre la Viola è sulle gambe. (DAVID S.V. Vedere commento per Openda)
SPALLETTI 5 Serata da dimenticare. Ad incominciare con Koop al centro difesa, poi corretto, ma con conseguente esposizione dell’Olandese Fantasma alle folate di Dodo e di Kean. Proseguendo con sostituzioni che definire tardive è appena il minimo. Perchè Miretti e non Adzic? Perchè dover invertire Koop con Kelly? Non è meglio partire come poi si è dovuto ripiegare? D’ accordo, la rosa è stata talmente indebolita da Comolli, che anche il Padre Eterno non andrebbe oltre alla mediocrità. Poi, qualcuno mi spiegherà perché alla Juventus, o quello che ne resta, se qualcuno fa disastri, viene promosso di poltrona, fino a divenire amministratore delegato: maddeché?
In tempi non sospetti, due partite come derby e trasferta fiorentina, di fronte a due campagini che definire scarse è fare loro un complimento, finivano con punti 6 da sommare in classifica. Ora i punti sono 2, unitamente allo sgomento traboccante di chi ha avuto la fortuna di godersi la Juventus, quella autentica.
Non sia mai detto, ma mi sa tanto che il prossimo anno assisteremo alle partite di Conference League, senza Dusan e Kenan che ci avranno salutati, dato che a nessuno viene l’incoscienza di buttare la carriera nel cestino di una società senza prospettive. Però, dicono i dirigenti, che nel 2027 si raggiungerà il pareggio di bilancio. Autentici maestri del “levare”, non in senso di battere il tempo musicale, ma proprio nel depauperare quel poco che è rimasto. Con il beneplacito di un “padrone” che non ha contezza.
P.S. Non è affatto una scusa, ma stasera abbiamo assistito a ciò che può creare la malafede, senza nemmeno il pudore di sconfinare nel non rispetto del regolamento, tanto al giudice sportivo non interessa. Magari Vlahovic avrebbe sbagliato il rigore già sancito e per regolamento non rivedibile dal V.A.R., intanto me l’hai dato e fammelo tirare... Se però la decisione di campo non è appellabile, perché Guida, colui che non se l’è sentita contro il Genoa una decina di anni fa, chiama Doveri, quello che a Fiumicino aveva un trolley dell’Inter, al monitor? Risposta: perché il designatore è fiorentino e gli amici vanno aiutati, nel momento del bisogno (cit. Carnevali, d.s. Sassuolo). Tanto la Juve non protesta mai! Questa è l’imparzialità, nel calcio di Gravina.
Marco Edoardo SANFELICI
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