Non solo Inzaghi: Comolli guarda anche in Arabia e pensa a Pioli

Non solo Inzaghi: Comolli guarda anche in Arabia e pensa a PioliTUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 07:46Altre notizie
di Massimo Reina
La Signora riflette, ma non può permettersi di farlo ancora per molto. Perché la prossima mossa dovrà essere quella giusta.

Nelle estati incerte, nei pomeriggi caldi che profumano di cambiamento, la Juventus si guarda allo specchio e fatica a riconoscersi. Ha cambiato abito, dirigenti, allenatori. Ha perso l’arroganza antica, quella che faceva tremare le gambe agli altri solo a sentirne il nome. Oggi è un club in attesa. Di cosa, forse nemmeno lei lo sa fino in fondo.

C’è Igor Tudor sulla panchina, una figura silenziosa e concreta, che lavora e osserva. Ma non basta più lavorare: serve incarnare una visione, ispirare, ridare senso. E in attesa che Tudor diventi certezza o si dissolva nell’ennesimo addio frettoloso, Damien Comolli – il nuovo direttore tecnico con idee cosmopolite e antenne sempre accese – riflette. E torna indietro con la memoria. A Stefano Pioli.

Già, proprio lui. L’allenatore dell’ultimo scudetto del Milan, ora alle prese con i petrodollari dell’Al-Nassr e con Cristiano Ronaldo in area. Non è più solo “un ex”, non è un nome a caso. È un nome che nei corridoi bianconeri ha ancora un’eco gentile. Pioli conosce il campionato, i suoi tic, i suoi tempi. È educato, sobrio, aziendalista. Qualcuno lo vede come un traghettatore elegante, altri come un’opzione credibile in un mare di rifiuti eccellenti. E allora Pioli sì, potrebbe tornare. I primi contatti – dicono – ci sono stati. Indiretti, certo, ma abbastanza chiari da far riflettere. Nel frattempo il tempo passa, e il mercato non aspetta. La Signora riflette, ma non può permettersi di farlo ancora per molto. Perché la prossima mossa – questa sì – dovrà essere quella giusta. O sarà l’ennesima estate da dimenticare.