Rabiot a Gazzetta: "Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi, non ho percepito volontà di costruire qualcosa di importante"

Nel ritiro della nazionale francese, Adrien Rabiot è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport nella quale ha parlato della sua esperienza alla Juventus, spiegando i motivi del suo addio e l’approdo al Marsiglia. Reduce da una stagione di alto livello in Ligue 1 con la maglia dell’OM – 31 presenze, 10 gol e 6 assist sotto la guida di Roberto De Zerbi – il centrocampista classe 1995 non ha risparmiato critiche alla gestione bianconera degli ultimi anni.

Le dichiarazioni di Rabiot

“C’era un interesse per continuare insieme – ha spiegato Rabiot – anche Thiago Motta mi aveva chiamato, ma Giuntoli non ha fatto il necessario per convincermi a rimanere alla Juventus. Non ho percepito la volontà di costruire qualcosa di importante”. Una critica pesante, quella del francese, che ha poi aggiunto: “Già da qualche anno non si facevano acquisti all’altezza. Mi sentivo spesso tra i pochi a fare davvero il necessario. Così ho deciso di mettermi in gioco altrove”.

Nonostante l’amarezza per la fine del rapporto, Rabiot ha voluto esprimere gratitudine verso il mondo Juve. “Ho amato vivere a Torino e giocare per la Juventus. È stato un passaggio fondamentale per la mia maturazione professionale. Ho ricevuto tantissimo affetto, sia dal club che dai tifosi. Portare la fascia di capitano non è cosa da poco, lasciare è stato difficile”.

La nuova dirigenza della Juventus

L’ex Paris Saint Germain ha commentato anche il recente cambio tecnico alla Juventus, con l’arrivo e la successiva incertezza su Thiago Motta: “Non conosco i dettagli, ma è incomprensibile prendere un ottimo allenatore e poi metterlo subito in discussione. Dicevano che era l’anno zero, ma sono bastati pochi risultati negativi per azzerare tutto di nuovo. Thiago però ha un grande futuro”.

L’attuale centrocampista del Marsiglia ha anche parlato del suo legame con Massimiliano Allegri: “Con Max parlo spesso. Quando Giovanni Rossi, consigliere di De Zerbi, lo chiama, mi dice sempre: ‘Vieni, che ti passo tuo papà’. Possiamo parlare di tutto, non solo di calcio. Ha una mentalità vincente e lo stimo molto”. E su Marsiglia: “Scegliere un club fuori dalla Champions non era scontato, ma alla fine ci siamo qualificati. Giocare la competizione in quello stadio sarà speciale”.

Il giocatore Rabiot ha parlato anche di Khephren Thuram, centrocampista della Juventus: “Ha grande potenziale. Ma per crescere servono umiltà e anche un contesto all’altezza. Alla Juve si può migliorare tanto, ma bisogna alzare il livello anche intorno a lui”.