Soulé, Di Francesco: "C'è un aspetto che non lo esalterebbe in questa Juve"
Il Frosinone è sempre più ai piedi di Matias Soulé. Il talentuoso fantasista argentino, in forza al sodalizio ciociaro, sta trascinando i laziali alle soglie della zona utile per il conseguimento dell'Europa. I gialloazzurri si trovano a sole due lunghezze dal sesto posto, condiviso da Atalanta e Fiorentina. Il merito sta soprattutto nel lavoro di Eusebio Di Francesco e nelle giocate del classe 2003, che ieri ha marcato la sua settima rete in questo campionato. Un impatto così e dei numeri così da parte dell'argentino erano insperati dalle parti dello Stirpe. Probabilmente non se li aspettava nemmeno il tecnico dei frusinati, il quale ha espresso il suo pensiero anche su un futuro di Soulé alla Juventus. Queste sono le sue parole:
"Soulé sta facendo il percorso che magari avrebbe potuto compiere un anno prima, ha peculiarità psicologiche e umane importanti, al di là di quelle tecniche. È un ragazzo con una dedizione al lavoro incredibile: in certe occasioni lo devo cacciare dal campo, mi fa arrabbiare perché esagera, come con i dribbling. Non sa gestire le energie e spreca troppo anche in allenamento. Nel momento in cui imparerà a distinguere gli attimi, a capire meglio i dove, come e quando, potrà diventare un calciatore importante. La strada ideale è il percorso che sta facendo Matias, anche perché la Juve si sta esprimendo con un modulo che non evidenzierebbe sue potenzialità: lui è bravo a giocare centro destra o esterno puro. Paradossalmente, per le sue caratteristiche fisiche, può interpretare anche il ruolo di mezzala, ma questo significherebbe allontanarlo dalla porta. La maturità a volte si raggiunge immediatamente, in altri casi ci vuole più tempo. Io sono arrivato a militare da titolare in Serie A a 26 anni, ma per me era quello il momento giusto".
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