Le Contropagelle di Bologna-Juventus, a cura di Marco Edoardo Sanfelici
DI GREGORIO 6,5 Grande merito nell’evitare un’altra partenza ad Handicap come a Napoli: parata su tacco di Pobega e opposizione sulla ribattuta di Orsolini. Poco altro, ma si sa che chi va in porta nella Juventus deve fare solo interventi decisivi. Chissà…
KALULU 6,5 Cambiaghi ridotto a poco più che una “lofia” e senza le ali a Bologna non si vola. Sempre pronto a ricevere il passaggio, sempre pronto a scaricare in modo mai banale. Una volta ogni tanto che il Milan, dai tempi di Davids, ci ha dato una mano…
KELLY 7 Per la reazione che dimostra dopo la serata orribile di Napoli. Mi dicono che Dallinga sia una bella punta di movimento, mi dicono. Che me ne accorga, neanche un po’. Lloyd lo riduce a un numero primo, non divisibile che per se stesso. Entra Castro, bel peperino, il trattamento non cambia.
KOOPMEINERS 6 Ho l’impressione che il contenzioso con Spalletti si acuisca, dato che, reduce dal mal di testa che Neres gli fa venire al Maradona, stavolta lo mette a marcare Orsolini. Della serie: ma quelli rapidi, tutti a me càpitano? Costretto a spendere un fallo che gli costa la gara contro la Roma. (BREMER 6 “Gleison do meu coraçao, bem vindo de volta”. L’assenza di Koop contro la Lupa preoccupa assai meno)
McKENNIE 7 Manca per un soffio un colpo di testa per andare in vantaggio verso la mezzora; scatta sul filo del fuori gioco e serve a David il tap in, che Massa annulla; sostiene l’azione dentro il campo a destra, con una pressione costante sul portatore di palla. E come tutti gli anni, è tra i partenti e se non parte, è tra le riserve; poi, al lato pratico è sempre tra gli 11 iniziali. Alla faccia dei detrattori.
LOCATELLI 6,5 Tentato di considerarlo non proprio sufficiente fino al 75°. Guarda caso però nel momento in cui si devono depositare i fioretti e roteare le sciabole, il capitàno emerge come un eroe del Walhalla e non perde un contrasto che uno. Recupera palloni, li pulisce e li serve al bacio. Nel 1° tempo alza la testa e mette una palla a 60 metri sui piedi di Yildiz, roba che Bonucci ci ha provato per 10 anni e non c’è mai riuscito.
THURAM 6,5 Presenza felpata in mezzo al campo. Concreto quel tanto che basta per vincere un sacco di duelli. Gli stanno poco per volta togliendo il vizio di tenere palla e correre chissà dove: mi piace la ricerca del compagno, ciò che prima non praticava.
CAMBIASO 5,5 Alza sto pallone, ragazzo. A che cosa serve correre, sfiancarsi, se poi al momento di mettere in mezzo, si mira alla testa del primo difendente? Battere le punizioni dal limite per cercare i compagni in area e tirare ad altezza della cintola, a che serve? E’ appena logico che il mister ti cambi. E lascia stare le bandierine del calcio d’angolo… (CABAL 6,5 Quando si dice “cambio azzeccato”… Su azione di corner e su schema, finalmente uno schema, di squadra che entra dentro da fuori area, Zortea si dimentica dell’ex veronese e tutto solo deposita il pallone in porta. Rete che alla prova dei fatti vale un capitale)
F. CONCEICAO 6,5 Chico ha sempre il suo perché, anche se non parte a razzo o non entra in area dal fondo. E’ il punto interrogativo di tutte le difese avversarie e questo conta già di per sé. Lo maltrattano fuori e dentro l’area di rigore, ma se è dentro si sorvola. (MIRETTI S.V. C’è da arrivare in fondo alla gara e servono martelli, pinze e tenaglie)
YILDIZ 6,5 Serata senza scalpi, ma anche così il piacere di vederlo giocare giustifica il costo del biglietto. Certo che, se Heggem non gli deviasse di un soffio il tiro al 63°, vedremmo un altro capolavoro da raccontare ai posteri… Spalletti sta imparando a non toglierlo.
DAVID 5 Anche sfortunato, il Jonathan: gli succede di appoggiare in rete a porta vuota e la rete viene annullata. Per il resto, sta alla partita come io sto alla trigonometria, studiata nel liceo e mai entrata nelle meningi. E’ compito del mister cercare di venire a capo dell’involuzione mostruosa di questo buon attaccante dal curriculum più che discreto, ma dimenticato in Canada (OPENDA 6,5 Fa egregiamente il “rompiballe” sul portatore di palla e da una sua pressione su Heggem salta fuori l’occasione di correre fin davanti a Ravaglia. Heggem stesso lo affossa e si prende il rosso inesorabile. In altre situazioni dà l’idea di essere in campo “cum grano salis”. Per lo meno la sua presenza, rispetto al predecessore, sembra avere un senso)
SPALLETTI 7 Risultato di importanza extra lusso, in una gara da “o si rientra o qua finisce il campionato”. Non si fa irretire da tentazioni da 4 in difesa e presenta una formazione collaudata tatticamente, ma determinata come in poche altre occasioni. Al Bologna non viene concesso nulla, ma nemmeno per sbaglio. Finalmente si vede una squadra che gioca e dura tutta la partita, senza concedere un tempo agli avversari come suo solito. I felsinei hanno una sola occasione verso la fine della prima frazione, con Zortea che colpisce la traversa imbeccato da Orsolini, punto e basta. Della serie: come mi metto in tasca Italiano. Azzecca i cambi di Cabal e Openda, il primo realizza il goal della vittoria, il secondo costringe Hegger al fallo da rosso. Spalletti è un logorroico compulsivo, spesso intraducibile per chi conosce bene la nostra lingua, ma di calcio ne capisce e soprattutto ha in sé quella autorevolezza che occorre a far entrare in testa dei concetti semplici a gente non abituata ad apprendere. Si vede la sua mano, insomma e ciò fa ben sperare. Chissà, dopo Italiano, magari il mister di Certaldo si intasca anche il Gasp. E perché no?
Marco Edoardo SANFELICI
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